Il Portogallo vira a destra, i documenti differenti per stranieri in Finlandia

Portogallo – i socialisti portoghesi perdono le elezioni. Vittoria annunciata per la coalizione di centro – destra, guidata da Pedro Passos Coelho, che dovrà ora gestire il piano economico concordato con Bruxelles, per evitare il tracollo economico del Paese. José Socrates, ex primo ministro, ammettendo la sconfitta ha dichiarato inoltre di voler lasciare la guida del partito socialista. Da segnalare il  massimo storico per l’astensione: oltre il 40% degli aventi diritto, non ha votato.

Tunisia – dopo le numerose smentite dei giorni scorsi, sale a 26 il numero delle vittime del naufragio di Kerkennah. Il peschereccio era affondato circa due giorni fa, e le pessime condizioni metereologi che avevano impedito le ricerche. Tra le principali cause del disastro sembra esserci l’incapacità di comunicare, dovuti ai differenti idiomi parlati, tra i naviganti e le forze che erano giunte in soccorso: non capendo gli ordini, sembra che i viaggiatori del peschereccio si siano spostati troppo rapidamente, tanto da far capovolgere la barca e causare cosi la tragedia.

FinlandiaDocumenti di un colore differente per i cittadini stranieri. La regolamentazione, entrata in vigore lo scorso 1 giugno, è ufficialmente motivata con la facilitazione dei controlli da parte delle guardie di frontiera. Immediate le reazioni delle principali organizzazioni umanitarie che bollano l’iniziativa come marcatamente razziale. Continua inoltre l’ascesa del True Finnish, partito populista e xenofobo. Non ci saranno loro dietro questa iniziativa?!

Pakistan – Nuovo successo nell’antiterrorismo per l’amministrazione Obama. Ad essere ucciso questa volta Ilyas Kashmini, estremista con un ruolo di primo piano in Al Qaeda, in un raid aereo in una regione del Paese a confine con l’Afghanistan. La notizia è stata confermata anche dalle forze di Al Qaeda che hanno giurato vendetta. Il nuovo raid potrebbe, inoltre, creare nuove tensioni tra Islamabad e Washington.

Turchia – Commemorazione dell’attacco israeliano a Freedom Flottilla. Nessuna voglia di vendetta, ma forte il  grido per una Gaza libera.  Nell’attacco ricordiamo persero la vita nove persone: otto dei quali turchi. Numerosissimi i partecipanti all’evento, molti dei quali aspiranti a prendere parte alla prossima partenza del convoglio.

Grecia -  Scoperto una mega truffa ai danni delle casse dello stato. Ben 4500 decedute da tempo ricevevano, infatti, regolarmente la pensione. In una situazione di profonda crisi economica, come quella che si sta vivendo nel Paese, la truffa pesava sulle tasche dello stato per una cifra di 16 milioni di euro. Avviati d’urgenza ulteriori controlli sulle condizioni dei numerosi ultracentenari che ricevono ancora la pensione.

Cuba – Nuove denuncie da parte degli oppositori al regime cubano. Nel mirino questa volta la pena comminata a 6 dissidenti, considerata sproporzionata anche da numerose organizzazioni umanitarie, tra cui Human Rights Watch, ed in profonda contraddizione con la politica di scarcerazione avviata negli ultimi tempi da Raul Castro, grazie alla Chiesa Cattolica.

FranciaNuovo scandalo sessuale nel Paese d’Oltralpe. A dimettersi questa volta il Segretario di Stato della Funzione Pubblica, Georges Tron. L’accusa è di aggressione sessuale a due impiegate. Il Ministro ha fatto sapere di volersi dimettere per dimostrare la sua innocenza nelle sedi adatte. Ricordiamo che è il quinto dimissionario in meno di un anno nell’esecutivo di Sarkozy.

George Tron

IraqNuovo attacco contro le forze statunitensi: cinque il bilancio dei morti questa volta. L’annuncio è stato dato dal comando USA, che non ha fornito ulteriori particolare sui fatti avvenuti. Sembra, però, che vi sia stato un attacco con razzi verso una base americana. Sale a 4459 il numero dei militari statunitensi morti dall’inizio dell’invasione del Paese.

Israele – ancora scontri sulle alture del Golan al confine con la Siria. I militari avevano annunciato l’uccisione di tutti coloro che avessero tentato di oltrepassare il confine, e così è stato: 23 morti e più di 300 feriti il bilancio. Si trattava di una serie di manifestanti filo palestinesi. Al seguito dell’attacco, molti dei partecipanti hanno comunque voluto manifestare la propria voglia di non indietreggiare fermandosi a trascorrere la notte nel luogo.

Nikola Gruevski

Macedonia – Dati i risultati della tornata elettorale anticipata. A uscire vincitore il partito conservatore VMRO – DPMNE, guidati dall’attuale Premier Nikola Gruevski. Con un’affluenza del 65 % circa, lo scrutinio del 100% dei seggi ha dato al partito di governo circa 440.000 voti, contro i 330.00 andati all’opposizione. Visti i risultati è probabile che Gruevski non sarà in grado di governare da solo, e dovrà cercare l’alleanza dei partiti minori.  

Cile – Il complesso vulcanico del Cordon Caulle si sveglia e 3500 persone, fino ad oggi, sono state evacuate. Per ora non ci sono vittime o feriti causati dall’eruzione iniziata sabato scorso, anticipate da circa 2300 piccole scosse di terremoto. Data la notizia di una spaccatura nella crosta terrestre di circa 10 kilometri. Le ceneri giungono fino in Argentina, dove nella città di San Carlos de Bariloche si è dovuto chiudere l’aeroporto.

Siria – Scontri nella città di Hama, dove sono morte almeno 67 persone. Centinaia i feriti. L’attacco sembra sia partito dalle forze dell’ordine che con kalashnikov e mitragliatori pesanti, a detta dei testimoni, hanno sparato sulla folla. Una folla composta da circa diecimila persone riunitasi per protestare contro il regime. Incerto il numero dei feriti che sembra si possano contare a centinaia.

YemenDichiarato clinicamente morto il Primo Ministro Moujawar, colpito durante gli scontri verificatisi tra forze governative e milizie tribali dell’opposizione, nell’attacco contro il palazzo presidenziale a Sana’a. Il primo ministro era stato trasportato in Arabia Saudite per le necessarie cure, rivelatesi poi inutili. Fuori dal Paese anche il Presidente Saleh, colpito anche egli, ma che ha gia annunciato il proprio ritorno. Quanto mai incerta la situazione politica per il Paese, dove al momento sembra prendere piede l’ipotesi di un governo ad interim, proposto dai giovani dissidenti.

L'ex Primo Ministro yemenita Moujawar

Corea del Nord – l’agenzia di stampa ufficiale del Paese rende nota l’intenzione del governo di Pyongyang di mettere fine ad ogni negoziato con la vicina Corea del Sud, interrompendo cosi i legami mantenuti fino ad ora  tramite comunicazioni militari. Probabile, inoltre, la chiusura dell’ufficio di collegamento presente nella zona del monte Kumgang.

Plinio Limata

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