
Il nuovo romanzo di J. K. Rowling: Il seggio vacante
E’ uscito in tutte le librerie il nuovo romanzo di J. K. Rowling, Il seggio vacante (Salani 2012, 22,00€).
Quando Barry Fairbrother si mette al volante della sua auto per raggiungere il sofisticato circolo del golf di Pagford e festeggiare con la moglie l’anniversario di matrimonio, ancora non sa che quello sarà il suo ultimo viaggio. Il mal di testa che gli ha rovinato il fine settimana non è semplice stanchezza, né banale stress da lavoro: è una vena che pulsa pronta a esplodere. Proprio questo accade nel parcheggio del ristorante, di fronte allo sguardo incredulo della moglie: un dolore lancinante, il vomito, l’oblio e un seggio del consiglio comunale della cittadina di Pagford che resta vuoto.
Pagford è un borgo inglese splendido e tranquillo: verdi e lucenti colline, ville d’epoca, case eleganti e famiglie operose che si sostengono per migliorare la qualità delle loro vite. Ma forse è solo apparenza e bisogna scavare un po’ di più: questo ambiente idilliaco nasconde qualcosa di diverso rispetto alla patina accogliente che lo avvolge. Odio, rancore e mentalità chiusa e ostile serpeggiano tra le vie del borgo, creando rivalità nascoste dal velo di finta concordia che la morte del consigliere Fairbrother squarcerà, mostrando il vero volto di Pagford e dei suoi abitanti.
Nella provvisoria vacanza del seggio vivranno di nuova linfa l’odio generazionale dei figli, soffocati dall’autorità conservatrice di padri bigotti: come Andrew Price, in disperato conflitto con la violenza del genitore Simon. O come Gaia, bellissima figlia di Kay, costretta a convivere con il fidanzato della madre in una situazione di reciproca rivalità e delegittimazione.
Ma non solo questo: nel racconto emergeranno anche storie di disprezzo e segregazione lunghe decenni e mai risolte. Come quella degli abitanti del centro storico di Pagford verso i più poveri e sfortunati fratelli del complesso edilizio popolare dei «Fields», sorto molti anni prima per dare un tetto a famiglie più disagiate e da sempre osteggiato ed emarginato dal resto della città. Perché le colpe dei padri ricadono anche sui figli e allora i ragazzi dei Fields non devono contaminare i paffuti e felici bimbi di Pagford: come Krystal Weedon, ragazzina problematica il cui peccato originale è quello di essere nata dalla parte sbagliata della società.
Tutto questo solleverà la morte del consigliere Fairbrother: forse l’unico, pur comparendo una sola volta, in tale meschino mare di misero odio, a uscire bene dal racconto. L’unico a riuscire a parlare coi giovani di entrambe le parti della città, l’unico a rispettare i drogati, gli ultimi, i dimenticati. E per questo inviso alla Pagford per bene che tirerà fuori tutto il suo lato peggiore, approfittando del seggio lasciato vacantedalla tragica morte di Barry.
Chi si aspettava un nuovo Harry Potter, o una storia per bambini, rimarrà spiazzato: il nuovo romanzo di J. K. Rowling, Il seggio vacante (Salani 2012, 22,00€) è una storia terribilmente adulta, cruda e cinica. Si può definire un romanzo «sociale» che affronta diversi temi: innanzitutto l’apparente impossibilità di comunicare tra generazioni. O meglio, l’incapacità di molti adulti di parlare con i propri figli: la parola è un dono fantastico che può aprire porte e risolvere conflitti. Basterebbe usarla per instaurare dialoghi e scoprire opportunità. O semplicemente realizzare, come fa l’autrice, che le sono le nuove generazioni la speranza di Pagford, ma metaforicamente di tutta l’umanità.
Inoltre la Rowling, attraverso l’immagine di una Pagford spaccata in due metà profondamente diverse tra loro, ci racconta di una realtà chiusa, classista e razzista, mascherata da un buonismo di facciata che nasconde disprezzo per i deboli e gli emarginati. Allora Pagford diventa il nord e il sud del mondo, si trasforma nel Brasile delle favelas, muta improvvisamente in simbolo delle città dai centri ricchi e pasciuti che tengono lontane dagli occhi le periferie degradate «dove il sole del buon Dio non da i suoi raggi», come cantava Fabrizio De André.
J. K. Rowilng firma cosi un racconto che la consacra tra le grandi scrittrici della letteratura contemporanea. La saga di Harry Potter era scritta molto bene e con uno stile in continua evoluzione, ma forse poco considerata dalla critica per la sua natura di racconto per ragazzi. Oggi l’autrice britannica sforna un eccellente romanzo, crudo e spietato, ma con una speranza che serpeggia alla fine della storia: non tutto è perduto, anche nell’angolo più buio, se si affronta la vita con coraggio.
Daniele Leone
J. K. Rowling. Il seggio vacante. Salani 2012, 22,00€