Il commissario Montalbano: l’orgoglio di rai Fiction torna con due nuovi episodi

Luca Zingaretti vestirà nuovamente i panni del Commissario più amato d’Italia ne La giostra degli scambi e Amore, in onda da lunedì 12 febbraio

È una sala gremita prima di tutto dell’orgoglio Rai quella che ha presentato i due nuovi film per la televisione de Il Commissario Montalbano e che andranno in onda il prossimo 12 e 19 febbraio, naturalmente sulla rete ammiraglia della Rai.

Ad accompagnarli, la squadra vincente che da ormai vent’anni porta sullo schermo i romanzi straordinari di Andrea Camilleri: Alberto Sironi, regista affezionatissimo, gli interpreti Luca Zingaretti, Cesare Bocci, (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio) e Angelo Russo (Catarella),  che ormai vestono i panni dei loro personaggi come una seconda pelle, l’elegante Sonia Bergamasco (Livia) e un eccezionale protagonista di puntata, Fabrizio Bentivoglio. Non mancano i vertici Rai e, naturalmente, il produttore Carlo degli Esposti, per la Palomar.

D’altra parte, squadra vincente, non si cambia. E, come dice Zingaretti stesso, uno dei segreti della strepitosa riuscita de Il Commissario Montalbano è la dedizione di tutti coloro che ad esso si dedicano, dando il meglio della propria professionalità.

La gallina dalle uova d’oro

Rai Fiction è schietta e sincera quando il vertice della sua Direzione, nel riepilogare la quota 32 film per 20 anni di produzione, ammette di dovere la sua stessa esistenza proprio a Il Commissario Montalbano, cui riconosce, senza mezzi termini, il ruolo di campione assoluto della propria qualità. Perché parliamoci chiaro, a Montalbano va riconosciuto un apprezzamento trasversale, manifesto in Italia come all’estero. Ed è proprio questo ciò che lo rende tanto prezioso: l’esperienza distributiva di enorme impatto, che ha travalicato i confini di oltre 60 Paesi e che, ancora oggi, non ha mai perso quota. Per l’estero, Montalbano ha un solo difetto: pochi episodi!

E qualcuno, in verità, lo pensa anche per il contesto italiano: perché la scelta di non superare le due nuove puntate l’anno, se la domanda per le avventure del Commissario è tanto alta?

Quella di Rai Fiction è una risposta tecnica: evitare l’overdose, l’inflazione di un prodotto per il quale si vuole conservare la tiratura artigianale, garantendone la “nobiltà”.

Qualcuno la ritiene una spiegazione di finte buone intenzioni, che nasconda la reale e semplice comodità di Rai Fiction di crogiolarsi sulle numerose repliche che, già da sole, rappresentano una straordinaria fonte di incasso; basti pensare che, se le prime visioni dell’amatissimo Commissario arrivano a realizzare il 40% di ascolti, le repliche sfiorano ancora tranquillamente il 30%. Un valore industriale indubbio, del quale l’intera compagine Rai è ovviamente cosciente. Una gallina dalle uova d’oro.

montalbano

Le nuove due puntate andranno in onda da lunedì 12 febbraio

Però c’è un però: una riflessione più romantica deve senz’altro ricordare come Montalbano sia prima di tutto la penna di Andrea Camilleri. Non c’è Commissario, senza il romanzo del Commissario. E quindi la risposta, va da se, non è certamente tutto da ricondurre ad un disegno di impianto meramente produttivo ed industriale, che vuole la televisione pubblica impermeabile ai desideri dei propri fruitori, a vantaggio dei soli dati auditel.

Ed in tal caso, c’è poco da fare pressione, a meno che, non si voglia credere che un Commissario Montalbano possa funzionare scevro del plot tanto caratteristico del suo creatore. Ma sarebbe ugualmente tanto amato?

Una cosa è certa. Il Commissario Montalbano può essere paragonato ad una pozione magica. Ognuno dei suoi ingredienti funziona solo se dosato magistralmente.

Negli ultimi due anni abbiamo collezionato un paio di ferite che hanno già alterato, sebbene in misura fortunatamente trascurabile, la pozione. Sulla maniglia di Catarella e del Commissario, i più affezionati hanno fatto finta di niente: ognuno si è semplicemente riservato la propria interpretazione, accettando la comicità implicita della scelta. Su Livia, senza nulla togliere all’eccellente sostituta, non vi era scelta, si è trattato di causa perdonabile per forza maggiore.

Fabrizio Bentivoglio

Fabrizio Bentivoglio farà parte del cast delle due nuove puntate de Il Commissario Montalbano

Ma Il Commissario Montalbano che va avanti, e piange il cuore ammetterlo, inizia a camminare su un rasoio sottilissimo di errori di dosaggio. E nel La giostra degli scambi, in onda il prossimo lunedì 12 febbraio, si percepiscono per la prima volta delle mancanze importanti. Quelle dei personaggi di contorno, delle galline che starnazzano nei cortili, dei “fitusi” di campagna. Mancano le curiosità che lasciano sorridere il Commissario sull’uscio, costringendolo ad entrare nelle case, per raccontarci la sua terra. Mancano le calze nere delle signore e la caricatura dei volti di chi racconta. Mancano le fimmine e mancano i sentieri polverosi a strapiombo, i luoghi dimenticati da Dio.

E queste mancanze, per la prima volta in tanti anni, fanno temere che il Commissario, un pezzetto alla volta, se ne stia andando anche lui.

Per carità, è impensabile credere che un personaggio tanto complesso, così come l’intera fiction che lo racconta, non abbia la sua evoluzione; se non la avesse, avremmo l’esatto opposto del quale lamentarci. Tuttavia, le evoluzioni funzionano se non lasciano buchi, e La giostra degli scambi viaggia sulla sterilità dei contorni, lungo una storia di intrighi che, fortunatamente,  ancora tiene. Ma è sintomatico che sia il racconto su schermo a tentennare.

Devasta dover muovere una critica al mostro sacro che è Il Commissario Montalbano. Che possa perdonarci. E magari è solo una mesta impressione.

Aspettiamo ancora Amore, il secondo ed ultimo film di quest’anno, un episodio che, diversamente dagli altri film, non è tratto da un unico romanzo, ma dai racconti di Andrea Camilleri, tratti a loro volta dalle raccolte Un mese con Montalbano e Gli Arancini di Montalbano.

Da entrambe, gli sceneggiatori Francesco Bruni, Salvatore De Mola e Leonardo Marini, insieme ad Andrea Camilleri, hanno edificato un plot che Rai Fiction desidera mantenere misterioso, del quale basti sapere che il Commissario, da sempre poco incline ad abbandonarsi dal trasporto dell’amore, è proprio nel significato degli affetti viscerali che troverà lo spunto per risolvere un nuovo intricato caso di sparizione.

Pronti a un colpo di scena che possa farci ricredere dalla dolorosa impressione di oggi.

 

Valentina Malgieri

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