Il “fora da i ball”, ovvero, il rimpatrio secondo Bossi
ROMA – Per rendere più incisivo ed efficace il messaggio del Ministro Roberto Maroni, secondo il quale i migranti devono essere imprescindibilmente rimpatriati, il Senatur sintetizza la questione con un fischio e un lapalissiano gesto della mano, che accompagnano una delle espressioni in “lumbard” a lui congeniali. “Föra da i ball“, afferma infatti parlando degli immigrati con i cronisti che oggi a Montecitorio gli hanno chiesto quale possa essere la soluzione all’emergenza.
Umberto Bossi e Roberto Maroni
Per il leader della Lega l’unica via d’uscita è quella di riportare gli immigrati a casa loro, anche perché «nessuna regione è contenta di prenderseli». Ma le regioni del Nord sarebbero disposte ad ospitare centri di accoglienza? «Vediamo – ribatte Bossi – meglio tenerli vicino a casa loro. […] Se li porti sull’Alpe devi fare migliaia di chilometri per portarli lì». E comunque «nessuna regione è contenta di prendersi gli immigrati».
Ironica la replica, in ferrarese stretto, del capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini: «Se l’ignuranza l’agh ess i al, igh darev da magnar con la fionda», ovvero «se l’ignoranza avesse le ali, gli si darebbe da mangiare con la fionda». Evviva i dialetti!
Ma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sottolinea in maniera succinta e senza metafore: “Si vergogni per quello che ha detto, se avesse visto qual’è la situazione dovrebbe vergognarsi ancora di più”.
Intanto si aspetta domani, che sia il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ad andare a Lampedusa per verificare di persona la situazione sull’isola per l’emergenza immigrati.
In vista della visita, il premier avrebbe convocato per stasera, a Palazzo Grazioli, un vertice con alcuni ministri competenti per discutere del caso della martoriata isola siciliana.
Natalia Radicchio
Foto| via www.massimodonadi.it
