Hai il pancione? Resta a casa!
Il pancione è sempre stato venerato, toccato, ascoltato, ma mai ha dovuto essere nascosto. La novità arriva dalla Turchia: un avvocato e pensatore sufi, Omer Tugrul Inançer, ha affermato che le donne incinte sono uno spettacolo ignobile. Ha utilizzato proprio queste parole, durante uno show televisivo, per descrivere la crescita di una nuova vita, il posto in cui ha alloggiato anche lui stesso. L’avvocato ha però ottenuto esattamente il contrario di ciò che desiderava: le donne incinte sono scese in piazza a protestare.
In piazza Taksim e a Kadikoy, sulla sponda asiatica del Bosforo, le donne, accompagnate dai loro mariti “incinti” grazie ai cuscini sotto le magliette, hanno sfidato le scioccanti parole del pensatore islamico gridando slogan come «il nostro corpo è nostro». La loro traccia è anche sul web, tramite l’hashtag su Twitter #resistpregnant, che riecheggia gli slogan della protesta di giugno di Gezi park.
Una risposta esauriente alla dichiarazione di Inançer: «Annunciare una gravidanza con uno squillo di trombe è contro la nostra civiltà. Non dovrebbero andarsene in giro per la strada con quelle pance. Prima di tutto è contrario all’estetica». Come si fa a considerare antiestetica la fusione di due corpi? C’è qualcosa di più bello di due cuori, due battiti, due respiri, in una sola persona? Questo è il pancione.
L’avvocato si è salvato dicendo che queste sono cose da venerare e per questo vanno trattate con rispetto. Ma si rispetta ciò che si vuole celare? Inançer crede che anche le aziende concedano permessi di maternità alle loro dipendenti per farle nascondere e restare a casa. Ovviamente, il riposo delle mamme per evitare lo stress e far sì che la gravidanza non abbia complicazioni non è nemmeno menzionato.
Parziale presa di distanza da Inançer dalla Direzione per gli affari religiosi: «Nell’Islam non c’è isolamento nei confronti delle donne e la maternità è un dono» si legge in un comunicato della Direzione. Tuttavia «le donne incinte dovrebbero prestare maggiore attenzione al loro modo di vestire, ogni donna dovrebbe farlo. Non dovrebbero indossare abiti che ne mostrino il ventre o le spalle». «Dopo sette o otto mesi di gravidanza le future madri escono con i loro mariti in auto per prendere un po’ d’aria. E vanno fuori casa alla sera. Ma oggi sono tutte in televisione. È ignobile, non è realismo, è immoralità» ha continuato Inançer.
Claudia Polsinelli
Foto via: lastampa.it; finalmentemamma.altervista.org
