
Golfo del Messico, oleodotto Shell si rompe e causa disastro
Golfo del Messico, Stati Uniti - L’ennesimo articolo che non vorremmo mai scrivere è qui di fronte a voi ancora una volta. Si tratta di una notizia circolata oggi che riporta lo sversamento accidentale di 90 mila galloni di petrolio nel Golfo del Messico, circa 340 mila litri di greggio. Lo sversamento è iniziato ieri notte per una rottura di un oleodotto sottomarino.
LO SVERSAMENTO - Si è trattato di un guasto all’oleodotto. Così appare dalle rilevazioni della Guardia Costiera americana che è stata la prima a presentarsi sul posto in quanto le acque sono di appartenenza della Louisiana, a 140 km dalla costa. La macchia nera provocata dal petrolio fuoriuscito sarebbe già stata circoscritta e in parte assorbita, secondo Bobby Nash, portavoce della Guardia Costiera USA. La Louisiana fu già pesantemente colpita nel 2010 da un’altro sversamento di petrolio che coinvolse i pozzi off-shore.
LE DICHIARAZIONI DI SHELL - Dal canto suo la Shell nega che la tragedia sia avvenuta a causa di carotaggi o trivellazioni, ma conferma il guasto all’oleodotto come causa dell’accaduto. Inoltre, la multinazionale garantisce che la condotta sia già stata riparata. Secondo una agenzia operativa americana la macchia di greggio coprirebbe 2 miglia di oceano. Nel frattempo le autorità e la Shell investigano sulle cause dell’accaduto. La Shell stima comunque una perdita di 2100 barili di petrolio, poca roba rispetto al 2010, quando i barili persi in mare dalla BP furono 3 milioni, ma comunque distruttiva.