Gli Indignados, movimento rivoluzionario che sovvertirà le coscienze mondiali?

Piazza Puerta del sol a Madrid occupata dagli Indignados

Madrid – Non è una questione di colore politico. Non è una critica al partito socialista o al conservatorismo del Pp. Gli Indignados spagnoli si rivoltano contro tutto il sistema. I giovani spagnoli dicono basta alla corruzione, alle collusioni tra politici e banchieri e chiedono una società migliore.  In vista delle amministrative che si terranno il 22 maggio la Puerta del Sol diventa teatro della più grande manifestazione post franchista. Il movimento spontaneo che da giorni impazza nelle maggiori città spagnole potrebbe avere un effetto dirompente e ha già scavalcato i confini nazionali iberici, così come accadde nel ’68 con la rivoluzione giovanile. Allora come oggi chi percepisce di pagare maggiormente lo scotto delle crisi sono sempre i giovani, che si sentono bistratti e tenuti in poca considerazione dalle elite al potere.

E infatti, il movimento spontaneo dei manifestanti antisistema, che tramite il tam tam della rete sono riusciti ad organizzare la vincente occupazione delle piazze e i sit-in pacifici di protesta urlando la loro indignazione, stanno mettendo a segno la prima scossa del sistema, forse però non quella effettivamente perseguita: il governo socialista spagnolo, infatti, si sente già rassegnato a una dolorosa sconfitta nelle elezioni amministrative. Le proiezioni affermano che da una a tre regioni potrebbero cambiare colore per finire nelle mani dell’opposizione conservatrice del Pp. A poco sembrano siano serviti gli sforzi del Psoe di separare, nell’immaginario collettivo, il parere sull’operato dell’esecutivo dal voto per le amministrazioni locali.

 

La prima pagina dell'Washington post dedicata al movimento di protesta spagnolo

I giovani del “Movimento 15-M“, che hanno disubbidito alla sentenza che dichiarava illegali le manifestazioni durante le giornate di riflessione prima del voto, potrebbero però avere un effetto boomerang sul voto alle amministrative e regionali spagnole. I conservatori del Pp, infatti, potrebbero vincere e soffocare queste proteste che vengono percepite come anarchiche e di matrice di estrema sinistra. Discorso che viene usato come slogan anche dal nostro presidente del Consiglio per quanto riguarda le amministrative milanesi: “Se vince Pisapia il potere passa nelle mani delle bandiere rosse dei centri sociali” è infatti la linea del nostro premier in vista del ballottaggio. Il reale messaggio di cambiamento richiesto dai giovani iberici potrebbe quindi passare in secondo piano.

Josè Luis Zapatero, comunque, sembra non essersi schierato in maniera univoca nei riguarda della protesta. Parla di dare «prova di comprensione e di sensibilità – il governo socialista agirà – correttamente e in maniera intelligente  – in quanto – la protesta si sta svolgendo in maniera pacifica e questo è importante».  Il governo si rende perfettamente conto che schierarsi apertamente contro il movimento degli Indignados potrebbe avere conseguenze altamente negative per il Psoe.  La protesta, infatti, si è allargata a macchia d’olio in tutta la Spagna. Sono circa quaranta le città in cui i giovani hanno occupato le piazze principali, da Barcellona a Valencia, Siviglia, Caceres, Granada, Saragozza.

 

Vignetta satirica dedicata al re Juan Carlos

Al grido di  ”Democrazia Real Ya!” la Plaza  Catalunya di Barcellona è stata ribattezzata con nome di “Plaza Tahrir”. Oltre 300 giovani a  Valencia hanno occupato pacificamente la sede del Banco di Valencia, cantando in sit-in «Perchè vincono i banchieri se non li abbiamo votati?». Un movimento dirompente che si è espanso già fuori dai confini iberici: da Buenos Aires a Bruxelles, da Edimburgo a Bogotà, Città del Messico, Parigi, Berlino. E sull’web il ‘Movimento 15-M’ ha raggiunto proporzioni impressionanti:  su Facebook, sono circa 200mila a sostenerlo; trenta mila su Twitter, al passo di 500 Twitt ogni ora. E in Italia? Le principali città italiane hanno fissato appuntamenti a Roma, Milano, Firenze, Padova, Torino, Bologna, Pisa, Palermo, Napoli, Padova, Trieste. Un cartello con la scritta  «Italian Revolution Ya!» la dice lunga sulla voglia di cambiamento dei giovani del Bel paese che sommato a quello delle principali piazze mondiali lanciano un forte «grido muto di massa» Indignato che chiedono una “repubblica libertaria” che elimini divieti e censure.

Sabina Sestu

Foto: multimedia.lastampa.it; www.radiondadurto.org; iprofe.es;

Preview: s3.amazonaws.com

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2 Risponde a Gli Indignados, movimento rivoluzionario che sovvertirà le coscienze mondiali?

  1. Pingback: La Spagna "indignata" - Stormfront

  2. avatar
    anonimo 22/05/2011 a 20:29

    non c è piu niente dafare!!!!!ormai il mondo sta andando a rotoli!!!!!!!

    Rispondi

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