
Giro d’Italia 7a tappa: Tiralongo, un gregario in paradiso. Hesjedal in rosa
Anche i gregari vanno in paradiso: è questa la sintesi della 7a tappa del Giro d’Italia, vinta dal siciliano Paolo Tiralongo che, sul traguardo finale di Rocca di Cambio, precede il marchigiano Michele Scarponi e il lussemburghese Frank Schleck (a 3’’).
Recanati-Rocca di Cambio: primo arrivo in salita del Giro edizione 2012. Niente di clamoroso, però: l’ascesa finale è un GPM di 2° categoria al termine di 19 km caratterizzati da una pendenza media del 3,9% con punte di 10 solo negli ultimi 700 metri.
Una salita pedalabile, dunque, che arriva dopo 190 km divisi tra Marche e Abruzzo ed il solito tentativo di fuga da lontano. Al km zero sono in quattro a provare il tentativo dalla distanza: il giapponese Beppu (Greenedge), i “nostri” Selvaggi (Vacansoleil) e Rabottini (Farnese) e lo svizzero Hollenstein (Netapp), capaci di collezionare fino a quasi 8 minuti di vantaggio.
È l’abruzzese Rabottini a cercare più volte l’allungo sulle strade di casa ed il tentativo vincente si materializza quando il gruppo dei battistrada attraversa il centro storico di L’Aquila, che porta ancora addosso i segni tangibili del sisma del 2009. Dal gruppo, guidato dalla Lampre della maglia rosa Malori, sono diversi ad uscire allo scoperto: alcuni lo fanno per ordine di scuderia, Pietropolli per Scarponi e Agnoli per Basso; altri per tentare l’impresa di giornata, Pirazzi (Colnago) e Herrada Lopez (Movistar). Sono questi ultimi a riprendere il gruppo dei fuggitivi ai meno 23 km dal traguardo.
Inizia l’ascesa di Rocca di Cambio ed il gruppo comincia a fare sul serio, guidato dagli uomini dell’Astana di Kreuziger. A farne le spese è la maglia rosa Malori, che perde immediatamente contatto. E, mentre Rabottini è l’ultimo degli attaccanti della prima ora ad arrendersi, continua lo scatto a due tra un generosissimo Pirazzi ed un Lopez che solo sporadicamente da i cambi. Gli ultimi 700 metri sono i più duri dell’intera tappa ed il gruppo, salito a ritmi sostenuti ma non indemoniati, riesce a raggiungere i battistrada a 500 metri dal traguardo.
La Astana è la squadra messa meglio ma, mentre tutti si aspettano l’assolo di Kreuzeger, è il suo gregario Tiralongo a gettarsi nell’inseguimento di uno Scarponi già in forma “tappone”. È volata a due, vinta per un soffio dal corridore siciliano, capace di bissare il successo di un ano fa a Macugnaga, gentilmente concessogli dal suo capitano, Alberto Contador. La maglia rosa cambia ancora padrone e va al canadese Ryder Hesjedal.
Domani nuova tappa “movimentata” con l’ascesa del Colle Molella che termina a 4 km dalla fine. Non ci si aspetta nessuna rivoluzione in generale, ma si attendono segnali come quelli emersi oggi: lo stato di forma di Scarponi, la regolarità di Basso, la voglia di vincere di Kreuziger e la crescita dell’ex incognita Frank Schleck.
Antonio Giordano
ORDINE D’ARRIVO
1 – Paolo Tiralongo (ITA-Astana)
2 – Michele Scarponi (ITA-Lampre) s.t.
3 – Frank Schleck (LUX-Radioshack) a 3”
CLASSIFICA GENERALE
1 – Ryder Hesjedal (CAN-Garmin)
2 – Paolo Tiralongo (ITA-Astana) a 15”
3 – Joaquin Rodriguez (ESP-Katusha) a 17”
Maglia rossa (classifica a punti): Mark Cavendish
Maglia bianca (classifica giovani): Peter Stetina
Maglia azzurra (Gran Premio della Montagna): Pier Paolo De Negri