
Come giocherà la Juventus di Allegri?
Certi amori non finiscono, fanno giri immense e poi ritornano. Oltre ad essere un verso di una celebre canzone, per anni questa frase ha accompagnato le campagne acquisti del Milan di Adriano Galliani, un dirigente a cui spesso piaceva riportare a casa il figliol prodigo di turno. Stavolta tocca alla Juventus riallacciare il filo con un amore nato tra mille difficoltà, ma sbocciato con cinque Scudetti di fila e due finali di Champions League: quello con Massimiliano Allegri.
Il tecnico livornese si era lasciato in ottimi rapporti con la dirigenza bianconera, che aveva considerato concluso il suo ciclo quinquennale. Dopo un altro Scudetto vinto con Maurizio Sarri in panchina, e la scorsa stagione sottotono con Andrea Pirlo al timone, la Vecchia Signora ha deciso di richiamare il suo condottiero.
Juventus, parte la caccia allo Scudetto
Prima di capire come giocherà la Juventus nella prossima stagione, una doverosa premessa. Il ritorno di un tecnico carismatico e vincente come Massimo Allegri rende automaticamente i bianconeri i favoriti per la vittoria del campionato. Non solo: Cristiano Ronaldo potrebbe trovare nuovi stimoli e provare a laurearsi capocannoniere per il secondo anno di fila. Sicuramente i bookmaker posizioneranno il portoghese in vetta alle quote: sfruttando un bonus scommesse, puntare sul CR7 goleador sarà difficilmente una cattiva idea.
Detto ciò, l’obiettivo numero uno per i bianconeri sarà quello di tornare a dominare in Italia, come hanno fatto per gran parte dell’ultimo decennio. Questo significa provare sin da subito a rivincere lo Scudetto, senza però sottovalutare la Champions League, che all’ombra della Mole manca dall’ormai lontanissimo 1996, quando in panchina sedeva Marcello Lippi.
Guai però a farne un’ossessione. Nel suo primo quinquennio alla guida della Juventus, Allegri ha più volte battuto su questo tasto: la vittoria della ‘coppa dalle grandi orecchie’ deve essere un’ambizione, ma non certo il centro di gravità permanente attorno al quale ruotare.
Si riparte dal tridente?
Ma veniamo al modo in cui la Juventus potrebbe scendere in campo nella prossima stagione. Allegri ha dimostrato di non essere un allenatore legato a doppio filo ad un modulo preciso: nella sua carriera è partito con il 4-3-1-2, ma a seconda degli uomini a sua disposizione ha virato spesso verso il 4-3-3 o il 4-2-3-1, giocando anche con il 3-5-2.
Idealmente, nella sua “nuova” Juventus i punti di riferimento dovrebbero essere lo stesso CR7 e Paulo Dybala, giocatore che proprio con Allegri ha dato il meglio di sé. Il tecnico ex Milan lo considera più un regista offensivo che un attaccante ed è probabile che gli lascerà molta libertà, affidando al portoghese il ruolo di riferimento là davanti.
Al lusitano e all’argentino potrebbe affiancarsi Federico Chiesa, uno dei giocatori più positivi dello scorso anno. Se Dybala dovesse agire da numero 10, il figlio di Enrico (ex bomber di Parma e Fiorentina) potrebbe giostrare da seconda punta, con licenza di partire da destra (fascia che predilige).

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Il nodo centrocampo
Detto che porta e difesa sono abbastanza blindate, con Szczęsny tra i pali e la linea a 4 formata da Danilo, De Ligt, Chiellini/Bonucci e Alex Sandro, è a centrocampo che Allegri è chiamato a ridare vitalità a quello che, secondo gli esperti, è stato il vero punto debole della Juventus targata Pirlo.
Non a caso, il tecnico toscano ha chiesto a gran voce un intervento mirato della società proprio in quella zona del campo. Il sogno proibito sarebbe il ritorno di Paul Pogba, ma difficilmente il centrocampista del Manchester United potrà vestire nuovamente la casacca bianconera. Uno che tornerebbe e di corsa è invece Miralem Pjanic, scambiato non più tardi di un anno fa con il deludente Arthur: il Barcellona lo libererebbe gratis e il bosniaco riabbraccerebbe volentieri il suo ex allenatore.
La pista più calda, però, sembra essere quella che porta a Manuel Locatelli. Il Sassuolo chiede 40 milioni di euro, cifra che la Juventus pare essere disposta a sborsare. Nell’idea di Allegri, Locatelli giocherebbe da regista nella mediana a 3, con accanto due mezzali duttili come Bentancur e Rabiot.