
Giappone: iniziata la fusione
Secondo la Tepco, che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, la fusione delle barre sarebbe iniziata.
Le barre di combustibile del reattore n.2 sono rimaste per più di due ore e mezza totalmente esposte e il tentativo di raffreddarle con acqua salata è fallito, le barre sono di nuovo esposte e sono giunte a un livello di surriscaldamento tale da innescare il processo di fusione.
L’avaria del sistema di raffreddamento ha avuto un ruolo determinante, oltre alle esplosioni nei reattori numero 1 e numero 3. Quest’ultima ha causato undici feriti e almeno un individuo è stato contaminato da materiale radioattivo.
Vista la gravità della situazione, in continuo peggioramento, il governo giapponese ha chiesto all’Agenzia internazionale per l’energia atomica di inviare una squadra di esperti che contribuisca a risolvere la crisi, affiancando le autorità e gli esperti giapponesi.
Una fusione totale del nocciolo non si è mai verificata, nella storia del nucleare civile, e comporterebbe una contaminazione da radiazioni di enorme portata, di entità pari a quella di Cernobyl del 1986, classificata a livello 7 nella scala dei disastri nucleari, nonostante le autorità giapponesi rassicurino sull’improbabilità di un grande disastro nucleare.
Intanto il livello di radiazioni sembra essere stato sottovalutato e le navi statunitensi abbandonano il Giappone.
Sotto controllo la situazione delle altre due centrali a rischio, Onagawa e Tokai, dove sono stati ripristinati i sistemi di raffreddamento.
Francesca Penza
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