Germanwings: gesto estremo, e senza senso, del copilota Andreas Lubitz

Andreas Lubitz, copilota dell'Airbus della Germanwings, ha azionato la perdita di quota dopo essersi rifiutato di aprire la porta della cabina al comandante

Un airbus della Germanwings (www.attualita.cinquequotidiano.it)

Un airbus della Germanwings (www.attualita.cinquequotidiano.it)

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È stato Andreas Lubitz, tedesco di 28 anni, a provocare la morte dei 144 passeggeri e dei 6 membri dell’equipaggio. «Il copilota voleva distruggere l’aereo»: lo ha detto il procuratore di Marsiglia, Brice Robin, che definisce «ignoti i motivi del gesto». Il ragazzo, rimasto solo nella cabina, si è rifiutato di aprire la porta al comandante e ha azionato le manovre per provocare la perdita di quota dell’Airbus 320.

Ieri è stata ritrovata la scatola nera dell’aereo precipitato nel sud della Francia lo scorso martedì, incidente che ha causato la morte di 150 persone. Le ipotesi sulle cause del disastro aereo si susseguono senza fine: l’ultima teoria si basa sulle riflessioni del consulente aeronautico Bernard Chabbert, secondo cui la caduta dell’Airbus A320 della Germanwings potrebbe essere stata causata dall’esplosione di pile a litio. Ma stamattina spunta un’altra novità: secondo il «New York Times» uno dei due piloti della Germanwings si trovava fuori dalla cabina mentre l’aereo ha iniziato a precipitare.

DISASTRO AEREO DELLA GERMANWINGS: UN MISTERO – Secondo il quotidiano americano, che ha citato i primi estratti della registrazione della scatola nera che annota i colloqui in cabina di pilotaggio – si tratta degli ultimi otto minuti prima dello schianto, durante i quali l’aereo è precipitato (non proprio in picchiata) da 38 a 6mila piedi – si sente con chiarezza uno dei due piloti bussare sulla porta della cabina di pilotaggio, prima normalmente, poi sempre più forsennatamente, senza tuttavia ricevere alcuna risposta. Subito dopo si sentono dei rumori forti, dei tonfi, come se il pilota stesse sfondando la porta, che è blindata su tutti i voli di linea dopo l’11 settembre 2001. Il «New York Times» dichiara giustamente che si tratta di una registrazione molto importante. Tuttavia, da essa non si deduce alcuna spiegazione sulle cause della caduta dell’Airbus della Germanwings; piuttosto, fa nascere ulteriori interrogativi: perché uno dei due piloti si trovava fuori dalla cabina di pilotaggio? Perché il pilota all’interno della cabina e al comando dell’Airbus non ha aperto la porta al collega?

(www.espresso.repubblica.it)

(www.espresso.repubblica.it)

SPUNTA L’OMBRA DEL TERRORISMO – Tra le ipotesi possibili riguardo a questo mistero due sono le più accreditate, anche se non c’è ancora alcuna conferma da parte delle autorità: un malore del pilota ai comandi; potrebbe essere che il pilota rimasto all’interno della cabina di pilotaggio sia stato colto da un malore improvviso, non riuscendo quindi a sbloccare il portellone blindato attraverso il pulsante presente sul quadro dei comandi. La seconda ipotesi è la più temibile, quella che nessuno vorrebbe sentire: un suicidio premeditato del pilota ai comandi dell’Airbus della Germanwings; potrebbe anche essere che il pilota ai comandi abbia effettuato quella che si chiama “una missione suicida”, cioè un vero e proprio atto di terrorismo, per cui ha aspettato che il collega uscisse dalla cabina, ha bloccato il portellone e poi ha portato deliberatamente l’aereo a schiantarsi contro la montagna. Ma a questo punto la domanda è: se si è trattato di atto terroristico, perché il pilota ha scelto una discesa controllata e non una manovra drastica, come una discesa velocissima, in picchiata?

ANCORA NESSUNA CERTEZZA SULLE CAUSE – In ogni caso, per avere notizie certe sulle cause del disastro aereo avvenuto nel sud della Francia lo scorso 24 marzo, bisognerà aspettare settimane: la Bea, l’agenzia francese che si occupa degli incidenti aerei, ha fatto sapere che le prime trascrizioni delle scatole nere – quella che registra i colloqui in cabina di pilotaggio e quella che contiene i dati di volo – non sono fedeli al cento per cento e che per avere una trascrizione precisa di tutto il materiale bisognerà attendere settimane. La Bea ha inoltre fatto sapere che si escludono certamente le ipotesi di un’esplosione dell’aereo durante il volo, perché si sarebbero dovuti trovare frammenti molto più grandi del velivolo, e quella di una depressurizzazione del velivolo, ossia di una riduzione della pressione interna dell’Airbus della Germanwings.

Mariangela Campo

@MariCampo81

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