
Gaza: ennesimo raid israeliano colpisce scuola Onu, 23 le vittime
Sono 23 le vittime accertate dell'attacco israeliano di stamattina ad una scuola utilizzata come sede dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi
Gaza - Stamattina all’alba l’ennesimo raid israeliano ha ucciso ventitré palestinesi che si erano rifugiati in una scuola Onu. I colpi sparati da un carro armato hanno raggiunto due classi della scuola, uccidendo all’istante ventitré civili. Le persone si trovavano all’interno dell’edificio perché Israele aveva avvisato che il quartiere sarebbe stato bombardato.
I RAID DI ISRAELE – Ad essere bombardata, però, non è stata solo la scuola dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. Durante la notte, infatti, l’esercito di Gerusalemme ha colpito un’abitazione a Khan Yunis, sterminando un’intera famiglia, e tre moschee tra Gaza, Rafah e il campo di Shati, dove è stata colpita anche la casa di Ismail Haniyeh, leader di Hamas.
Attualmente il bilancio delle vittime di questi attacchi è di 43 vittime accertate da responsabili dell’Unrwa, ma si tratta di un bilancio provvisorio, dal momento che i raid israeliano stanno tutt’ora continuando.
I RAZZI DI HAMAS – Non si fermano nemmeno i razzi lanciati da Hamas, alcuni dei quali sono stati fatti partire dal cimitero di Beit Lahya, che si trova a nord della Striscia di Gaza, e dal quale un portavoce israeliano ha postato su Twitter una foto del luogo mentre un razzo partiva in volo.
Attraverso un altro messaggio su Twitter si è anche saputo che l’ospedale Shifa di Gaza e il campo profughi di Shati sono stati colpiti ieri da razzi palestinesi lanciati da Gaza City verso Israele, ma che, difettosi, hanno colpito altrove uccidendo dieci persone, quasi tutte bambini.
Fino ad ora sono 53 i militari israeliani morti dall’inizio dell’operazione «Confini sicuri» contro Hamas.
BIMBA ESTRATTA VIVA DAL GREMBO DELLA MADRE MORTA – La sera del 28 luglio a Deir al-Balh, città situata al centro della Striscia di Gaza, è stata estratta viva una neonata dal grembo della madre 23enne, morta a causa di un bombardamento sulla loro abitazione.
La notizia è stata diffusa dal «The Guardian». Adesso la neonata palestinese sta bene e si trova all’interno di un’incubatrice nell’ospedale di Nasser.
UCCISO IL GALLETTO KARKOUR - È stato ucciso durante un bombardamento anche uno dei personaggi televisivi più amati dai bambini palestinesi, il galletto «Karkour». Il personaggio, lanciato dalla televisione al-Aqsa di Hamas, era impersonato dall’attore Mohammad al-Areer, 31 anni. Ad annunciarlo su internet è stato il fratello, lo scrittore palestinese Refaat al-Areer. ‘Hamadà, questo il soprannome dell’attore, è rimasto sepolto per tre giorni a Sajaya sotto le macerie di un edificio di quattro piani. Padre di due bambini piccoli, Karkour godeva di grande popolarità fra i bimbi di Gaza e dell’intero mondo arabo.
Mariangela Campo
@MariCampo81
Foto: www.theguardian.com; www.google.com