
Formula 1, GP Corea-pagelle: Gangnam Style e Psy alla conquista di Yeongam
Yeongam (Corea) – Sedicesimo appuntamento dell’anno di questo campionato 2012 di Formula 1. Per un Sebastian Vettel che torna a sorridere, che parte all’impazzata e sembra essere tornato il cannibale del 2011, abbiamo un Fernando Alonso che nel corso di cinquantacinque giri perde la testa del campionato piloti e si trova a inseguire il tedesco della Red Bull a -6. Il tedeschino domina la gara con una Red Bull tornata velocissima grazie agli studi di quel genio che porta il nome di Adrian Newey. Felipe Massa, forse con una bella firma sul contratto già in tasca in chiave 2013, corre, sorpassa, si diverte, fa divertire e rallenta per non sorpassare il compagno di box in lotta per l’iride. Sul tracciato dello Yeongam si è corso il secondo match di un pazzo mini-torneo composto da cinque gare da disputarsi tra il continente asiatico e americano. Conferme, delusioni e novità nelle nostre pagelle del GP di Corea.
Adrian Genio Newey, voto: 10
Se è vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, dietro a una grande monoposto c’è sempre un grande progettista. L’arma in più della Red Bull non sono ne Vettel, ne Webber. L’uomo dei mondiali by bibitari prende il nome di Adrian Newey e non per passare da gufi o veggenti ma questo campionato sembra una storia già vista che riporta alla mente quel 2010, quando a vincere il titolo fu quel tedesco che non t’aspetti, quel Vettel che complice un il bacio al muretto di Abu Dhabi da parte di Webber e l’errore strategico della Ferrari, si è trovato incoronato come campione del mondo più giovane di Formula 1. Alla fine di agosto le Red Bull sembravano spacciate, sembravano non essere in grado di poter contrastare Ferrari e McLaren ed ecco che arriva il Genio che ti stupisce: dopo il mezzo fallimento di quello made in Lotus e il divieto di utilizzarlo dalla prossima stagione, il progettista inglese ti dota la RB8 di un efficacissimo doppio Drs, provato interamente in galleria del vento. Altro che Red Bull ti mette le ali… qui è Newey che fa letteralmente volare le monoposto.
Premiata ditta Vettel&Webber, voto: 9
Dominio indiscusso in tutto il fine settimana, dalla pole position fino al traguardo. Terza vittoria consecutiva per il tedesco e prima doppietta di stagione grazie alla collaborazione dell’australiano. Dopo essersi portato sulla scia di Alonso a Suzuka, in chiave mondiale a Yeongam è arrivato l’inevitabile sorpasso in classifica. Supera Webber al via, una mossa che lo ha proiettato verso un facile trionfo, mentre l’australiano deve accontentarsi del secondo posto per non complicare i giochi al vicino di box.
Felipe Massa, voto: 8
Quarto al traguardo dimostra che il podio di Suzuka non è stata una rondine solitaria. Più veloce del compagno Alonso, frenato solo dai box per non infastidire e rendere ancora più difficile la situazione in campionato dello spagnolo che in una gara da lepre, diventa il lupo che deve inseguire Vettel in classifica. A fine gara fa capire di aver alzato e di molto il piede come a meritarsi la riconferma per il 2013. La Ferrari dovrebbe fare al brasiliano contratti a scadenza mensile per evitare che a Felipe suoni la sveglia solo quando il sedile scotta.
Il rapper Psy e lo Gangnam Style, voto: 7
Il Gangnam Style del rapper Psy conquista anche la Formula 1. Il re della musica online ha fatto ballare i piloti prima della gara: da Vettel a Massa, da Ricciardo a Bruno Senna. La sua presenza nei box del Circus ha destato curiosità e portato allegria grazie alla sua performance dal vivo sui passi del suo singolo che è stato ribattezzato Yeongnam style.
Romain Grosjean, voto: 6
Il voto è politicamente corretto, sulla fiducia. In partenza rimane fuori dai guai ed evita i rischi in certe situazioni di sorpasso. Nella lotta con Lewis Hamilton, sembra quasi far di tutto per evitare contatti con l’anglocaraibico della McLaren. Porta la sua Lotus nella top-ten, prende punti e tira un respiro di sollievo dopo le numerose polemiche che accompagnano inevitabilmente ogni gara che corre. Forse lo stop di Monza inizia a dare i suoi frutti.
Ferrari, voto: 5
Una gara agrodolce per il team di Maranello. Ottima prestazione per Massa, corsa da dimenticare per Alonso. La F2012, nonostante un leggero passo in avanti in termine di prestazione rispetto a Suzuka, non è abbastanza forte per competere con la concorrenza. Aerodinamica e bassa velocità di punta erano i problemi che hanno afflitto la monoposto del Cavallino Rampante fin da inizio stagione, grattacapi che ancora oggi angosciano i sogni dei tecnici di Maranello. La F2012 non aveva novità per la Corea e se il tuo pilota si sta giocando il titolo mondiale, scusate tanto ferraristi, ma è una cosa che non ci si può permettere di fare. Ora mancano quattro gare per ridurre al minimo il gap dalla Red Bull per far tornare il sorriso al driver di Oviedo.
Kamui Kobayashi, voto: 4
Una settimana fa era le luci della ribalta erano tutte rivolte su di lui. Il giapponesino volante, terzo a Suzuka, saliva sul podio davanti al pubblico di casa commuovendo i nipponici sulle tribune. Dopo sette giorni, diventa il Grosjean della situazione, buttando fuori Button e Rosberg in un colpo solo. Kamui torna a far danni, la causa probabilmente è da ricercarsi nella troppa pressione: nonostante la salda posizione in classifica se non trova uno sponsor che finanzi la sua carriera in Formula 1, probabilmente non sarà confermato dalla Sauber per il 2013.
GP di Corea, voto: 3
Che senso ha spendere fior fiore di soldi per la costruzione di un impianto come quello dello Yeongam che poi viene utilizzato solo una volta all’anno per la corsa di Formula 1? In Italia lo chiameremo spreco di denaro pubblico. Il GP di Corea del 2012 è sicuramente stata la corsa più soporifera di questo campionato. Il venerdì il tracciato era sporco e polveroso, una situazione che poco a poco è migliorata nel fine settimana anche se ha condizionato non poco l’affidabilità dei pneumatici che hanno sofferto di consumo anomalo. Almeno, a differenza della passata edizione, non sono giunte voci da parte degli addetti ai lavori di ritrovamenti nei box, i tappi di bottiglia stappati l’anno prima.
Commissari di pista, voto: 2
Nove giri posteggiata sul limite del rettilineo di partenza. Nove giri per levare da bordo pista la Mercedes di Rosberg, colpita al via da Kobayashi, per un totale di più di dieci minuti di bandiere gialle che non solo hanno eliminato la possibilità di sorpasso da parte di molti piloti nei giri iniziali della corsa, ma hanno anche impedito l’uso del Drs, quando le monoposto erano ancora vicine. Va bene che la Formula 1 è un campionato del mondo, va bene che si vada a correre sui tracciati orientali ma un po’ più di professionalità e preparazione da parte dei commissari di pista non guasterebbe.
Amuleto fortunato cercasi per pilota spagnolo, voto: 1
Dasha&Dashaska. Chi sono? La prima è Dasha Kapustina, neo fidanzata di Fernando Alonso. La prima apparizione pubblica di questa modella russa è avvenuta in occasione del GP di Germania 2012, corsa vinta dallo spagnolo, l’inizio di una serie positiva di risultati.
Dashaska è la fidanzata di Tomita, il pupazzetto che da qualche tempo accompagna le avventure del pilota spagnolo. La prima apparizione della bambolotta dai capelli rosa è datata nel mese di giugno, in una foto che lo stesso Alonso ha pubblicato sul suo account di Instagram, mese in cui vinse a Valencia, quella che poteva essere l’inizio di una cavalcata trionfale verso il titolo iridato e che si è misteriosamente interrotta da quando Fernando ha Dashaska alla nuova compagna russa, ad agosto: ritiro in Belgio e a Suzuka, terzo a Monza, a Singapore e in Corea. Rumors dicono che la piccola bambolotta gli sia stata regalata da un gruppo di tifosi. Che qualcuno spieghi ad Alonso che un regalo non deve essere regalato nuovamente a sua volta altrimenti è causa di sfortuna. Fernando, te lo chiedono i ferraristi, riprenditi di forza la Dashaska.
Eleonora Ottonello