
Formula 1 2014: il punto dopo i test. Chi sono i favoriti?
Milano – Mancano dieci giorni a quello che sarà il primo semaforo verde della stagione 2014 di Formula 1. Praticamente tra nemmeno due settimane i team e piloti scenderanno in pista a Melbourne per le prime prove libere dell’anno in previsione della gara domenicale dove, finalmente, per le scuderie non sarà più permesso giocare a nascondino, come alcuni sembrano aver fatto durante le sessioni di prove invernali, ma per lottare per la vittoria, saranno costretti a tirare fuori gli artigli. In base a quanto è stato visto e sentito in occasione delle tre sessioni di test invernali tra Spagna e Bahrain (uno a Jerez de la Frontera e due a Sankhir) abbiamo provato a dare qualche giudizio a quelle che sono protagoniste della griglia di partenza, elencando le scuderie in base all’ordine di classifica Fia 2013.
RED BULL RACING - O gli uomini di Milton Keynes, anche in questo caso, si riservano di essere dei geni della truffa montando ad arte un bluff prestazionale mai visto prima, oppure il 2014 sarà davvero una stagione terribile per la Red Bull e per Sebastian Vettel. 21 giri percorsi a Jerez, 116 a Sakhir costantemente alle prese con tantissime noie di affidabilità che impediscono alla squadra di capire il potenziale della RB10. Se effettivamente la situazione è questa, apparentemente sembrano troppi i problemi per pensare che possano arrivare a Melbourne tra i favoriti. Prima le noie al motore Renault, poi la vettura, troppo estrema per i regolamenti odierni. Vietato sottovalutare i bibitari: anche se la Red Bull del 2014 non ricorda nemmeno lontanamente il team campione del mondo di queste ultime stagioni, hanno tutte le carte in regola per riprendersi a stagione in corso.
MERCEDES GP - I veri favoriti della stagione. La Mercedes è stata la vettura migliore in questa sessione di pre-campionato. La W05 ha portato a termine 4733 chilometri e la monoposto di Stoccarda si è mostrata estremamente affidabile, il completo opposto del 2013 per intenderci. Nonostante poche noie al cambio la monoposto tedesca e i suoi piloti, Hamilton e Rosberg, hanno deciso di nascondersi nell’ultima sessione di test.
FERRARI - Ottimismo. Possiamo definire con questa parola la situazione del Cavallino Rampante. Pochissimi i guai accusati finora dalla vettura di Maranello che ha girato con estrema costanza e su buoni tempi che possono far presagire a un positivo inizio di stagione. La F14T si è mostrata complessivamente affidabile ma a mancare è il lavoro sul giro secco, il vero punto debole della Ferrari in questi anni. Gli uomini della Rossa hanno lavorato duramente sull’ottimizzazione delle componenti aerodinamiche ed elettroniche. Non sarà la Regina d’Inverno, ma almeno è stata la monoposto che ha segnato la maggiore velocità di punta.
LOTUS F1 - La Lotus ha stupito fin da subito per le forme della sua E22 con quel muso asimmetrico a tricheco che ha agitato le fantasie degli appassionati. Eppure design a parte, come praticamente tutti team motorizzati Renault, la scuderia di Enstone ha sofferto, e molto per questioni di propulsore. La fuga dei cervelli (vedi Allison alla Ferrari) non ha certamente aiutato la Lotus e nemmeno la partenza di Boullier nella veste di team principal. L’arrivo a Melbourne sarà in salita, ma se guardiamo i risultati del 2013, riuscendo a massimizzare il minimo, riusciranno a risollevarsi.

Oltre alla Red Bull e alla Toro Rosso, anche la Lotus ha sofferto per il motore Renault (foto: photo4)
MCLAREN MERCEDES - La McLaren era costretta a progettare una vettura vincente per allontanare fin da subito i ricordi del 2013, la peggior stagione mai affrontata in Formula 1 dagli uomini di Woking. La vettura è ben equilibrata e le soluzioni tecniche potrebbero essere il vero punto di forza della MP4-29, pochissimi le fermate ai box a causa dell’affidabilità. E in una Formula 1 super compiuterizzata, l’arma in più del team più british del Circus potrebbe essere quel ragioniere di pilota che porta il nome di Jenson Button.
SAHARA FORCE INDIA - Soprattutto nella parte iniziale della stagione potrebbe essere la Cenerentola della griglia di partenza. Il motore Mercedes ha sicuramente aiutato il team indiano nel salto di qualità e il talento dei suoi piloti, Hulkenberg e Perez, potrebbe aiutare la Force India a salire con costanza sul podio.
SAUBER F1 - La sessione di test a Jerez de la Frontera era iniziata col piede sbagliato in Sauber. Problemi di brake-by-wire che hanno letteralmente spinto a muro l’incolpevole Sutil in ben due occasioni. Complice qualche problemino di troppo e i tempi, che almeno per quanto visto nei test non sono all’altezza delle big, a meno di clamorose sorprese, la Sauber sembra destinata a far numero nel gruppone.
TORO ROSSO - I destini della Toro Rosso e della Red Bull camminano su binari paralleli per i problemi riscontrati con la power unit della Renault. Sono stati solo 2331 i chilometri percorsi in questi test, pochi se teniamo conto che la scuderia faentina farà debuttare un giovane come Kvyat che, con in tasca la superlicenza da nemmeno un anno, aveva la necessità, più di qualunque altro pilota, di girare per conoscere i meccanismi della vettura. Troppi intoppi hanno scombinato il lavoro non solo dei titolari al volante, ma anche di tecnici e ingegneri: la STR9 è ancora un gran mistero.
WILLIAMS F1 - Se guardiamo i dati dello scorso campionato, la Williams sembra essere la monoposto che ha fatto il salto prestazionale migliore. Secondi nella classifica dei chilometri percorsi (4646), la scelta di passare ai motori Mercedes sembra aver pagato. La monoposto si è mostrata affidabile anche se forse non così veloce come invece si potrebbe credere. A migliorare la situazione ci hanno pensato anche i rinforzi tecnici e l’arrivo di Felipe Massa, in trasferimento dalla Ferrari, che in occasione dei test ha piazzato il tempo più veloce di tutta la sessione di pre-campionato. Assieme alla Mercedes, partono come i favoriti per la vittoria in Australia, nel Gran Premio inaugurale. Sarà la buona volta che Sir Frank possa tornare a sorridere?
MARUSSIA F1 - C’era chi sperava che le rivoluzioni regolamentari che hanno colpito la Formula 1 in questo 2014 avrebbero potuto aiutare la Marussia. Non è stato così! Anche se la sessione non è andata poi così male, l’affidabilità rimane un serio punto debole.
CATERHAM F1 - Nonostante i piloti siano riusciti a girare più lenti di una GP2, la Caterham è il team motorizzato Renault che è riuscito a completare la distanza di 3141 chilometri complessivi. L’affidabilità però non può essere l’unica parte funzionale di una vettura: i tempi non lasciano presagire nulla di buono e a meno che gli avversari non si ritirino, la top 10 resterà un sogno.
foto homepage: f1fanatik.co.uk
Eleonora Ottonello