Formula 1 2013: il punto dopo i test invernali

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Tra otto giorni i piloti saranno in pista a Melbourne per le prime libere (foto: reuters)

Milano - Mancano otto giorni a quello che sarà il primo semaforo verde della stagione 2013 di Formula 1. Praticamente tra nemmeno una settimana i team e piloti scenderanno in pista a Melbourne per le prime prove libere dell’anno in previsione della gara domenicale dove, finalmente, le scuderie non potranno più giocare a nascondino, come hanno fatto durante le sessioni di prove invernali, ma mostreranno le proprie potenzialità e trucchi dal cappello.
In base a quanto è stato visto e sentito in occasione delle tre sessioni di test invernali sul territorio iberico (uno a Jerez de la Frontera e due al Montmelò) abbiamo provato a dare qualche giudizio a quelle che sono protagoniste della griglia di partenza, elencando le scuderie in base all’ordine di classifica Fia 2012.

Red Bull Racing - La scuderia austriaca continua a detenere lo scettro di squadra da battere. Per tutte e tre le sessioni di prove, ne Vettel, ne Webber hanno cercato il tempone, come se avessero voluto nascondere le proprie carte, situazione che mette addosso agli avversari non poca apprensione. Nonostante i campanelli d’allarme, lanciati da Adrian Newey a riguardo del ritardo di progettazione sulla vettura dovuto all’impegno del team austriaco nella rincorsa allo scorso mondiale, la Rb9 si conferma la monoposto più stabile del lotto, condizione particolare che permette una maggiore velocità di percorrenza in curva rispetto a quella degli avversari.

Ferrari - La Ferrari F138 appare sensibilmente migliorata rispetto alla F2012. La vettura sembra essere ben bilanciata anche se è ancora un po’ troppo rigida nell’ingresso in curva e i problemi di velocità di punta, trazione e aerodinamica sembrano essere un vecchio ricordo. La macchina non rimbalza più come la F2012, non perde la traiettoria ed entrambi i piloti, sia Massa che Alonso, sono riusciti nell’intento di chiudere i test davanti a tutti. I segnali positivi ci sono, lo ha raccontato l’asturiano della Ferrari e anche Pat Fry, il direttore tecnico del progetto. Se gli scarichi più vicini all’asfalto, mostrati in occasione dell’ultima sessione al Montmelò, hanno visibilmente appagato entrambi i piloti, fornendo un migliore convogliamento dei flussi verso l’estrattore anche se dalle prove Jerez la Ferrari ha sofferto di qualche problema meccanico che è necessario non sottovalutare in previsione dell’inizio della stagione il prossimo 17 marzo in Australia, a Melbourne.

McLaren Mercedes - Fin dai primi giri di Jerez la vettura di Woking è apparsa competitiva soprattutto durante i long run. Il vero punto nero della scuderia inglese, orfana di Lewis Hamilton passato alla Mercedes, sembrerebbe essere il neo acquisto Sergio Perez che ancora non ha trovato il giusto feeling con la Mp4/28, creata a immagine e somiglianza di Jenson Button, uno dei candidati più seri al titolo iridato e pronto a dimostrare valore libero dal rispettare gli obblighi gerarchici nei confronti di Hamilton.

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Grosjean dovrà dimostrare in pista di essere maturato (foto: it.eurosport.yahoo.com)

Lotus F1 Team - Già si è conquistata il ruolo di outsider del 2012 e anche in questo campionato è pronta a strappare quanti più podi possibili ai top team. La E21 si è dimostrata particolarmente veloce con un ottimale consumo delle gomme soprattutto con molta benzina a bordo. Se il team di Enstone può contare sull’esperienza di Kimi Raikkonen, i punti deboli della monoposto potrebbero essere l’affidabilità (cambio e centralina in primis) e lo stesso Romain Grosjean, confermato, che dovrà dimostrare in pista di aver imparato la lezione dopo la disastrosa stagione 2012.

Mercedes - Nico Rosberg ha chiuso spesso le prove con il botto, Hamilton si è dimostrato velocissimo: la Mercedes sicuramente è molto competitiva sul giro secco ma bisognerà vedere come si comporta sulla distanza, soprattutto se guardiamo i problemi tecnici che hanno afflitto la scuderia tedesca nella scorsa stagione. Nonostante il cauto entusiasmo di Hamilton i punti forti della Mercedes sono stati proprio l’ingaggio dell’anglo caraibico e l’arrivo di Paddy Lowe, entrambi ex McLaren, due uomini che per abilità ed esperienza potranno dare ulteriore spessore a un team sempre più incentrato sul futuro.

Sauber F1 Team - La scuderia più stacanovista dei test invernali che però, nell’ultimo giorno di prove, non riesce a portare a termine la simulazione di gara con Nico Hulkenberg a causa di problemi tecnici. Il team elvetico è soddisfatto del lavoro svolto questo inverno e l’unica e vera preoccupazione sembra essere il consumo degli pneumatici. Questione piloti: se il talento di Hulkenberg, contattato anche dalla Ferrari, non è nuovo a nessuno, le speranze sono riposte in Esteban Gutierrez, voluto dal magnate Carlos Slim per prendere il posto lasciato vuoto da Sergio Perez. Il messicano sembra avere la testa sulle spalle ammettendo che in occasione del suo primo Gran Premio d’Australia non ha intenzione di prendere rischi, ma semplicemente vorrà concludere la gara per prendere maggiore confidenza con la monoposto.

Sahara Force India - Assieme alla Sauber, tra le scuderie di metà classifica sembra essere senza dubbio quella meglio posizionata per provare a effettuare un ulteriore balzo avvicinandosi così ai team di testa classifica. La vettura sembra essere buona e ben curata e i piloti, Paul di Resta e Adrian Sutil, per esperienza e abilità, possono essere la chiave di successo della scuderia indiana.

Williams F1 - La scuderia inglese sembra viaggiare sugli stessi schemi del 2012 che in Spagna, l’hanno vista imbucata tra le grandi. Le sessioni di test sembrano essere state proficue con la FW35 che non ha sofferto di grandi problemi di affidabilità. Il rookie Valtteri Bottas sarà la vera sorpresa della Williams che a una settimana dall’inizio del mondiale di Formula 1, potrebbe rivedere la line up dei piloti. Con la morte del presidente del Venezuela, Hugo Chavez, il destino di Pastor Maldonado potrebbe complicarsi: il pilota sud americano, ogni anno, portava in dote 40 milioni di dollari provenienti dalla compagnia petrolifera statale del Venezuela, la Pdvsa, appoggiato da Chavez in persona. Nella Formula 1 attuale, troppo spesso, gli eroi del volante vengono considerati per il loro portafoglio e non per le capacità.

Scuderia Toro Rosso - Se la monoposto di Faenza migliora tecnicamente di anno in anno, è anche grazie all’ottimo lavoro che l’intero team effettua, sia durante i test che durante il campionato. James Key, direttore tecnico della sorella minore della Red Bull, ha affermato di voler puntare in alto, e più precisamente al sesto posto assoluto nella classifica costruttori. La vettura non ha accusato particolari problemi di affidabilità e non è balzata agli onori della cronaca ma che è riuscita lo stesso a impressionare positivamente i piloti, Ricciardo e Vergne che potrebbero ritrovarsi a essere il punto debole di una monoposto nata nel migliore dei modi: l’australiano e il francese in lizza per sostituire Mark Webber alla Red Bull dal 2014, hanno ammesso di non sopportarsi.

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Per la Caterham in arrivo due piloti paganti (foto: f1fanatik.co.uk)

Caterham - Durante l’inverno si portano a casa ben 4513 chilometri totali, utili per far prendere confidenza con la monoposto ai due piloti, Charles Pic e Giedo van der Garde, che per correre in Caterham hanno portato dollari fruscianti: il francese è un giovane, ricco e con voglia di fare. Un buon palmares in Formula Renault con tre vittorie in Gp2 con la famiglia che è a capo del gruppo Charles André (GCA), una delle aziende leader in Europa nel settore dei trasporti con ramificazioni in altri settori mentre l’olandese è sostenuto dalla McGregor ed è stato campione della Formula Renault nel 2008 conquistando solo cinque vittorie in quattro anni di Gp2.

Marussia - La monoposto sembra migliorata. Il team anglo-russo ha percorso 3669 chilometri durante l’inverno con notevoli problemi tecnici che inevitabilmente sono un campanello d’allarme per la Marussia. Poco da dire sui piloti: l’arrivo di Max Chilton è stato finanziato dalla società Aon, gigante mondiale dell’assicurazione e della riassicurazione disposta a dare un contributo finanziario di 11,5 milioni di euro, di cui suo padre, che già ha acquistato alcune quote, è vicepresidente mentre Jules Bianchi, che ha preso il posto di Luiz Razia, costretto a rescindere il contratto con la Marussia, è appoggiato dalla Ferrari per la questione Driver Academy e la scuderia di Maranello aveva più volte sottolineato di volere un posto per il suo pilota in griglia.

foto homepage: bloomberg.com

Eleonora Ottonello

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