
Formula 1 2012: i 10 migliori piloti della prima parte del campionato
Milano – 2012, una delle stagioni di Formula 1 maggiormente competitive degli ultimi vent’anni. 11 gare corse da marzo, dal debutto in Australia, e una pausa estiva di quattro settimane circa, prima del grande appuntamento con il Gran Premio del Belgio del prossimo 2 settembre. In un momento di silenzio per la Formula 1 è arrivato il momento giusto per guardarsi indietro e scegliere i dieci migliori piloti di questa metà campionato. Ci sono state conferme, sorprese, delusioni e vincitori inaspettati e approfittando proprio di questa pausa estiva abbiamo deciso di analizzare la stagione dei 24 piloti della griglia di partenza, giudicati nella guida, senza tener conto della performance pura della monoposto sulla quale sono seduti.
10. Nico Rosberg (Mercedes)
Una prima metà di stagione abbastanza difficile per il pilota tedesco: anche se la monoposto è molto veloce nel giro singolo (qualifica), affonda completamente nei long run (gara), una situazione che offre maggiore risalto alle rimonte dal fondo, come è successo al Gran Premio di Germania e in Ungheria, ultimo appuntamento iridato dell’anno prima della pausa estiva. È sesto nella classifica piloti, davanti a Jenson Button e la matematica dice che potrebbe ancora lottare per il titolo iridato. La sua pole position e la vittoria del GP di Cina e il suo secondo posto a Monaco sono le posizioni migliori agguantate in questo 2012, anche se non risultano essere abbastanza per un pilota che vuole lottare per il titolo mondiale. Quando la monoposto è performante, il tedesco non ha mai perso occasioni per strada, a differenza del suo compagno di box che, tra sfortuna ed errori, sta perdendo punti preziosi in previsione campionato costruttori.
9. Heikki Kovalainen (Caterham)
L’anno migliore del pilota finlandese. L’obiettivo della Caterham è quello di riuscire a conquistare i primi punti in Formula 1, ma la monoposto continua a non essere all’altezza del fine anche se con Kovalainen potrebbe essere possibile arrivare a tale risultato. È riuscito a classificarsi nella Q2 in svariate occasioni e in altrettanti momenti ha potuto mettere in crisi monoposto ben più performanti della sua, tipo la McLaren a Monaco o Toro Rosso e Williams in diverse occasioni. Anche se in gara, non sempre riesce a stare davanti al suo compagno Vitaly Petrov, la comparazione con il russo è schiacciante in quasi tutte le statistiche. Grazie ai suoi piazzamenti è il primo dei piloti senza punti, prova a fare il massimo con il mezzo che ha a disposizione sognando il rientro in un top team per la prossima stagione. Non a caso gli ultimi rumors lo vogliono in Ferrari al posto di Felipe Massa.
8. Bruno Senna (Williams)
La prima vera stagione in Formula 1 per il nipote del compianto Ayrton Senna, morto in occasione del GP di San Marino nel 1994. C’è chi ha sempre guardato con sospetto quello che per la maggior parte degli appassionati è guardato come un raccomandato per il cognome e per i 15 milioni di euro che ha versato nelle tasche del team inglese a inizio stagione. Eppure è il brasiliano il pilota che porta maggiore continuità al team di Groove. È meno veloce rispetto a Pastor Maldonado, il compagno di box, ma in gara la situazione si ribalta: il venezuelano pecca di troppo agonismo e butta nel fuoco ottimi piazzamenti, il brasiliano, recupera nelle retrovie e arriva alla zona punti portando a casa piazzamenti importanti che saranno fondamentali per il campionato costruttori.
Spinto da Santander e fresco vincitore, lo scorso luglio, del Trofeo Bandini, donato al miglior debuttante dell’anno, dopo una stagione in Hrt e la breve esperienza in Lotus dello scorso anno, Senna si trova davanti l’anno della verità. Le voci di mercato segnalano il brasiliano tra i possibili sostituti di Felipe Massa in Ferrari e, in caso di chiamata, la Williams sarebbe subito disposta a sostituirlo con Valtteri Bottas, il terzo pilota del team.
7. Sergio Perez (Sauber)
La seconda stagione in Formula 1 per il driver messicano che in questo 2012 è già salito due volte sul podio, in Malesia e in Canada. In campionato occupa la nona posizione e può vantare un vantaggio di quarantasette punti sul compagno di squadra. È maturato e migliora costantemente anche se non mostra le qualità dei veri talenti del Circus iridato. Ora è affamato di vittorie e ha mostrato di essere in grado di misurarsi in pista con i migliori piloti della Formula 1.
6. Lewis Hamilton (McLaren)
L’inglese sapeva che questo poteva essere il suo anno e per questo motivo, prima dell’inizio della stagione, ha riorganizzato le sue priorità nella vita privata e nella professione. La pole di Melbourne sembrava essere la prima pietra di una stagione trionfale, ma le cose non sono andate così come ci si poteva aspettare. Gli errori di inizio anno gli hanno fatto perdere alcuni punti importanti in chiave campionato mentre i due zero in classifica del GP d’Europa e di Germania, uniti alla scarsa performance della McLaren a Silverstone, hanno appannato la vittoria di Montreal facendolo cadere in classifica piloti. Pettegolezzi a parte, Hamilton rimane uno dei candidati più agguerritialla conquista dell’alloro iridato, forse ora come mai prima grazie alle voci di un possibile e prossimo rinnovo del pilota anglo caraibico con il team di Woking.
5. Sebastian Vettel (Red Bull)
Il tedesco sta affrontando nel 2012 il suo anno più duro da quando corre per la Red Bull. Il bi-campione del mondo sta gareggiando con una monoposto che non è all’altezza del missile degli anni passati, situazione che richiede un salto di qualità nell’approccio al lavoro del pilota, che però sembrerebbe tardare ad arrivare. Il pupillo di Helmut Marko porta a casa punti importanti in chiave mondiale piloti e senza i problemi meccanici di Valencia, Vettel sarebbe a soli dieci punti da Fernando Alonso nel campionato del mondo. Nonostante la lenta maturazione, il 2012 sta procedendo secondo i piani.
4. Romain Grosjean (Lotus)
Dopo i sette Gran Premi disputati nel 2009 alla Renault con Fernando Alonso, il vice campione della GP2 sta approfittando completamente della sua seconda opportunità in Formula 1 con il team Lotus col quale, dopo i podi di Bahrain, Canada e Ungheria, vorrebbe poter salire sul gradino più alto del podio per vincere la prima corsa di Formula 1 della sua carriera. Il francese ha battuto Kimi Räikkönen in sette degli undici appuntamenti dell’anno, dimostrando di saper reggere psicologicamente alla sfida con un campione del mondo in squadra. Nonostante gli errori occorsi nelle prime gare della stagione, Grosjean è una delle sorprese dell’anno e uno dei piloti da tenere sotto la lente d’ingrandimento per la seconda parte della stagione quando affronterà piste dove ha già corso.
3. Mark Webber (Red Bull)
Quando il mezzo lo consente, Mark Webber c’è, come direbbe un noto commentatore del motomondiale. Se la stagione 2011 è stata dura per l’australiano, sempre in competizione con un Sebastian Vettel che batteva record su record, quest’anno Mark ha vinto due gare, a dispetto di un’unica affermazione del tedesco, è stato abbastanza costante nelle prime 11 gare, ottenendo cinque posti quarti e terminando sempre in zona punti, ad eccezione di Barcellona, dove ha concluso la gara in undicesima posizione. In questo momento, Mark Webber è al secondo posto nella classifica del campionato piloti con 124 punti, quaranta di distacco da Fernando Alonso, il leader. Potrà dire ancora tanto nelle restanti gare di quella che potrebbe essere, a 36 anni, l’ultima occasione dell’australiano di vincere un alloro iridato in Formula 1.
2. Kimi Räikkonen (Lotus)
Il campione del mondo del 2007 lasciò il Circus nel 2009, a dir suo per mancanza di stimoli ma fondamentalmente per l’arrivo di Fernando Alonso alla Ferrari, per dedicarsi a una breve e insoddisfacente avventura rallystica ma nel 2012 il finlandese è tornato in Formula 1, con la Lotus. Nonostante sia stato surclassato dal compagno di squadra nelle sessioni di qualifica, Kimi ha dimostrato di essere estremamente costante in gara e i punti di vantaggio in classifica da Grosjean confermano le nostre sensazioni. Sembrerebbe quasi che Raikkonen non si sia mai allontanato dalla Formula 1: anche se non ha ottenuto alcuna vittoria, pochi osano scartarlo dalla lotta per il titolo e lo stesso Giancarlo Minardi ha avvisato Alonso: «Nella lotta per l’iride il pericolo più grande potrebbe arrivare proprio dal rientrante Raikkonen».
1. Fernando Alonso (Ferrari)
Alzi la mano chi, dopo i deludenti risultati ottenuti nei test precampionato, avrebbe immaginato una Ferrari e un Fernando Alonso in testa al campionato piloti a più di metà mondiale 2012. Fino ad ora la F2012 non è mai stata la vettura più veloce in condizioni di asciutto, ma grazie alle doti dello spagnolo, monoposto e pilota sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio anche quando la pioggia non ha invaso la pista.
Alonso è il pilota più costante della stagione, è andato a punti in tutte le gare ed è stato l’unico driver del 2012 ad aver vinto più di due corse. Sta disputando la sua miglior annata in Formula 1 e ha raggiunto le 30 vittorie in carriera, staccato da Nigel Mansell solamente di una lunghezza. Se continua a questo ritmo è probabile che l’asturiano possa aggiudicarsi il terzo titolo mondiale in 11 anni di carriera nel Circus.
Eleonora Ottonello