
Formigoni indagato per corruzione e finanziamento illecito: «Non mi dimetto»
Aggiunto da Stefano Gallone il 23/06/2012.
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Tags: Corriere della Sera, corruzione, denaro pubblico, finanziamento illecito, fondazione maugeri, giornale, inchiesta, indagine, Italia, Lombardia, pierangelo daccò, Politica, presidente, Roberto Formigoni, smentita, vacanze, yacht
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MILANO – Secondo fonti investigative è stata confermata l’iscrizione del presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, al registro degli indagati della procura di Milano. Le accuse ipotizzate riguardano corruzione e finanziamento illecito. L’indagine riguardante Formigoni si sta svolgendo in concomitanza con quella riguardante Pierangelo Daccò nell’ambito dell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri incentrata su 70 milioni versati dalla stessa fondazione a Daccò.
L’accusa di corruzione si riferisce ai benefit che Formigoni avrebbe ricevuto dal mediatore come vacanze, utilizzo di yacht e cene. Il finanziamento illecito, invece, riguarderebbe un sostegno potenzialmente erogato da un’azienda sanitaria privata in favore della campagna elettorale del 2010 (pari a circa un milione e mezzo di euro).
Formigoni, però, sostiene di non saperne nulla e precisa di non volersi dimettere dal suo incarico. «Non mi dimetto perché le cose che mi sono contestate sono insussistenti – sostiene Formigoni – Nulla sussiste contro di me e se fosse avviata un’indagine non mi dimetterei lo stesso perché avrei raggiunto lo status di altri miei colleghi indagati che, correttamente, non si dimettono. Le accuse sollevate sono false e ingiuste. Ove l’indagine si rivelasse vera, ma non lo è, nel futuro, sono pronto a difendermi. Sono sereno e tranquillo d’animo, non solo in questa occasione, ma sempre».
Ribadendo di non sapere nulla riguardo l’indagine, Formigoni si scaglia anche contro il Corriere della Sera in quanto «colui che per il Corriere della sera è indagato non è per nulla informato di tutto ciò. La notizia è ad oggi destituita di fondamento. Se c’è in corso un’indagine a carico di una persona, il primo ad essere informato è la persona stessa: io non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e, conoscendo la correttezza della procura di Milano, escludo che abbia avviato un’indagine su di me senza informarmi. Il Corriere ha pubblicato una notizia falsa».
Formigoni, dunque, pretende una smentita da parte dello stesso giornale, sia sulla versione on line che sulle pagine stampate dell’edizione di domani, ribadendo di non aver mai fornito favori a Daccò né di aver mai rifiutato di dire la verità fin dall’inizio riguardo le vacanze trascorse con mediatore. «Sono stato ospite sulla barca che ritenevo fosse di Simone [suo ex assessore in carcere per l'inchiesta sulla Fondazione Maugeri, ndr]. Ho fatto due vacanze ai Caraibi pagandole di tasca mia. Daccò non ha avuto nessun favore dal rapporto con me. Non è stato disperso un solo euro di denaro pubblico».
(Foto: edicoladipinuccio.it / internetpolitica.blogosfere.it)
Stefano Gallone