
Forconi, svaniti nell’ora dell’impegno: la mobilitazione fallita
Il movimento 9 dicembre, i Forconi, non ha attecchito: i toni da ultra-destra militante hanno tenuto lontani studenti e lavoratori, pochi in piazza
Come neve al sole, quando invece la neve dovrebbe fermarsi a terra, anche i Forconi sono svaniti nel corso del lungo weekend che doveva vederli protagonisti. Del movimento, caratterizzato da proposte e stile da estrema destra, a un anno dalla prima grande comparsa nazionale non rimane più nulla, solo pochi organizzatori e un minuscolo seguito.
9 DICEMBRE – Doveva essere oggi la vera presa di possesso delle piazze, lo scadere dell’ultimatum al governo, alle Camere, al presidente Napolitano. Doveva finire qui “l’occupazione massonica” del potere civile italiano. A finire, invece, è stato il Movimento dei forconi – ufficialmente chiamato “Coordinamento 9 dicembre” – dimenticato dai partecipanti dello scorso anno tanto quanto dai media e dai cittadini.
WEEKEND GELIDO – A differenza delle calde giornate dello scorso anno, nelle quali i Forconi avevano tenuto in ostaggio alcune città, marciando onnipotenti e senza intralcio alcuno da parte delle forze dell’ordine, dopo il 7 dicembre 2014 i Forconi sono evaporati, nonostante la stagione. I presidi hanno raramente superato le venti persone e nessuna manifestazione è stata in grado di organizzare ambulanti, autotrasportatori e studenti, il vero successo delle scene del 2013.
ORDINE E PACIFISMO – Ha colpito venerdì scorso l’ordine con il quale i Forconi hanno manifestato, nelle poche città in cui si sono fatti vivi. Cortei pacifici, toni smorzati, nessun blocco stradale, nessuna orda di studenti al seguito, tutto regolarmente organizzato. Toni dimessi anche nelle dichiarazioni, frutto delle accuse sollevata – a ragion veduta – dalla stampa e anche da WakeUp News nelle scorse settimane: «abbiamo organizzato tutto in due settimane appena – spiega Ned Taubl, organizzatore savonese della manifestazione al Secolo XIX – e certamente certe accuse, come quella di essere neofascisti, ci hanno penalizzato, facendo desistere molti».
SICILIA E ROMA – A muoversi veramente solo i Forconi “originali”, il movimento nato in Sicilia che riunisce stabilmente i lavoratori della terra e i trasportatori; a Palermo hanno manifestato in corteo, creando qualche disagio. Ma era venerdì scorso e, finita la giornata, anche loro si sono dismessi, tornando al lavoro. Era annunciata per oggi una grande manifestazione a Roma, che avrebbe dovuto bloccare la Capitale e raggiungere i palazzi del potere; eppure nessuna richiesta formale per la manifestazione, nessuna organizzazione centralizzata, nulla di tangibile. Infatti stamattina a Roma si segnala il nulla.
La dichiarazione torinese dei Forconi, che risale a sabato, fa capire davvero la dimensione della protesta: «La gente non ci ha seguito, non ha avuto fiducia nelle nostre proposte. Non ha senso proseguire, far perdere tempo a quei pochi che si sono alzati all’alba per raggiungere i presidi».
Andrea Bosio
@AndreaNickBosio