
Follia di una madre: fa violentare la figlia adolescente per avere un altro figlio
Una storia folle dalla Pennsylvania: una madre fa violentare la figlia quindicenne dal compagno, per oltre un anno, per avere un altro figlio
WILKES-BARRE (PENNSYLVANIA) – Una storia assurda, folle: lei si chiama Misty Machinshok, ha trentatré anni e due figlie, di quindici e undici anni. Separata dal padre delle figlie, incontra su una chat un giovane ventinovenne con il quale inizia una relazione. Una relazione che porterà in galera entrambi, con trent’anni da scontare, per violenza e abusi su minori. Per oltre un anno Misty Machinshok ha fatto violentare la figlia quindicenne dal compagno, in modo da farla restare incinta e avere così un altro figlio da crescere.
UN MOSTRO, NON UNA MADRE – Dai media locali non è chiaro perché la donna non potesse avere altri bambini. Comunque, Misty Machinshok ha raccontato all’avvocato e poi al giudice durante il processo, di essere diventata sterile e che avrebbe permesso al compagno di violentare sua figlia perché voleva un altro bimbo. Così ha aiutato l’uomo a stuprare ripetutamente la ragazzina, tenendole ferme le braccia quando lei si divincolava. Non solo, dalle testimonianze della quindicenne pare che l’uomo abbia violentato più volte anche la sorellina più piccola, sempre con l’aiuto della madre. La storia della violenza è venuta alla luce grazie ad un amico dell’adolescente che ha avuto il coraggio di andarla a raccontare ad un insegnante, dopo che la ragazzina disperata gliene aveva parlato. L’insegnante non ha perso tempo e ha denunciato immediatamente il caso alla polizia che, dopo qualche investigazione, ha arrestato la madre e il compagno. I due sono così finiti in galera con l’accusa di violenza e abusi su minori.
Il procuratore distrettuale, Nancy Violi, che si è occupato del caso, ha dichiarato che si tratta di una delle vicende più atroci affrontate in quasi quindici anni di lavoro e si è chiesta come una madre possa trasformarsi in un essere così mostruoso da rovinare la vita alla carne della sua carne, le due figlie. E veramente ce lo chiediamo anche noi.
Mariangela Campo