Florens 2010: prima edizione della Settimana internazionale dei Beni culturali e ambientali inaugurata a Firenze

Firenze – Che «con la cultura non si mangia», raffinato concetto espresso in Consiglio dal ministro Giulio Tremonti in risposta alle proteste del collega dei Beni culturali contro l’ennesimo annuncio di tagli economici, sia una grossa fandonia lo dimostrano sia la storia, l’identità e il patrimonio artistico di un Paese, che le grandi manifestazioni contemporanee.

Certo, in Italia, la spinta propulsiva dell’arte sembra si sia infiacchita e i musei, le gallerie, le sale da concerto, i cinema, e i teatri non riescono più, come un secolo fa, a dare senso a una società. Ma almeno fino agli anni Sessanta poteva ancora accadere. E dopo?

Tra i quaranta musei più visitati di tutto il mondo, siamo presenti con gli Uffizi di Firenze solo al ventunesimo posto. Il che è assolutamente paradossale se si pensa che l’Italia possiede la maggior parte dei beni artistici del mondo. Se la cultura non rende senza dubbio è perché non viene valorizzata, dunque bisognerebbe spendere anziché tagliare.

Proprio a Firenze si svolge in questi giorni e fino al 20 novembre la prima edizione di “Florens 2010. Settimana internazionale dei Beni culturali e ambientali” dedicata al tema “Valorizzazione è re-interpretazione”.

Era ora. Tanto quanto è passata l’ora della rendita rinascimentale. Siamo nel duemiladieci, questa splendida città deve ricominciare ad essere florida di idee e progetti concretizzabili e al passo coi tempi. Non si può pensare di tenere l’economia solo attraverso interminabili code di turisti.

Alle 10 di venerdì 12, presso l’Auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze a Novoli, gli organi promotori di quest’iniziativa, nelle persone di Giovanni Gentile, presidente Comitato Florens e presidente Confindustria Firenze, Aureliano Benedetti, presidente Banca CR Firenze, e Mauro Fancelli, presidente Cna Firenze, hanno inaugurato la manifestazione con propositi incoraggianti.

Giovanni Gentile, presidente del comitato Florens

«Gli avvenimenti recenti sul nostro patrimonio archeologico e sull’ambiente ci indicano che questa iniziativa – a cui abbiamo lavorato da tempo – non è soltanto opportuna, ma anzi drammaticamente necessaria. A Firenze la cultura, l’ambiente e l’economia si sono più volte mirabilmente fuse; questa sintesi può e deve continuare a vivere e può essere proposta all’Italia e al mondo», ha dichiarato Giovanni Gentile.

I saluti hanno poi lasciato il posto alla lectio magistralis di Rem Koolhaas, il noto architetto e docente presso la Harvard University, che, partendo dal concetto di Cronocaos, ha affrontato la spiacevole questione degli architetti spesso ostili alle iniziative per la preservazione dei beni culturali. Esponendo il suo lavoro di documentazione sull’architettura e sul patrimonio culturale, ha portato esempi dalla Svizzera alla Libia – e ci sta bene anche quello di Firenze – in cui le politiche di tutela hanno castrato lo sviluppo futuro o all’opposto creato delle Mecche turistiche.

Florens 2010, che beneficia di una prestigiosa partnership con la National Geographic Society, è stata inaugurata anche simbolicamente da una copia a grandezza naturale dell’originale del David di Michelangelo posizionata sul primo sprone della tribuna di destra della cupola del Duomo, di fronte a via de’ Servi (Per quattro giorni verra’ collocata nei posti chiave di Firenze). Qui si sarebbe dovuto sistemare il David rispettando l’originale commissione dell’Opera del Duomo del 1464.

Forbito il calendario delle iniziative (www.florens2010.com) della manifestazione, che svilupperà parallelamente riflessioni scientifiche, eventi di spettacolo per la riscoperta dei beni culturali e ambientali cittadini e attività divulgative per avvicinare al tema i non addetti ai lavori.

La copia del David posta sul Duomo

L’evento principale si terrà a Palazzo Vecchio dal 18 al 20 novembre e sarà il Forum internazionale dei Beni culturali e ambientali, un occasione di confronto per i principali ‘decision maker’ e operatori internazionali per il reperimento di soluzioni innovative. Per quella data Palazzo Vecchio, coi suoi cortili aperti alla gente, sarà reso più accogliente, come auspica il sindaco Matteo Renzi affermando: «La Settimana internazionale dei Beni culturali e ambientali dovrà essere non soltanto un evento culturale ma anche un’occasione per la città». Così, il museo di Palazzo Vecchio e la Biblioteca delle Oblate resteranno aperti fino a mezzanotte.

Fino a domenica 14 in Piazza della Repubblica e Piazza Strozzi il mercatino “Cultura e civiltà dei sapori” metterà a disposizione dei visitatori prodotti tipici e rappresentativi della cultura enogastronomica toscana assieme a una selezione di oggetti e strumenti dell’artigianato locale. L’iniziativa del CNA di Firenze, “Botteghe Walk“, li accompagnerà invece per le più interessanti botteghe cittadine.

La presentazione del libro L’altro David di Sergio Risaliti e Francesco Vossilla, edito da Accademia dell’Iris, ha inaugurato, nel pomeriggio, il folto programma di incontri e presentazioni di libri volti alla divulgazione della cultura libraria con un occhio particolare verso i testi legati ai beni e al patrimonio culturale e paesaggistico.

Nell’ambito di “Deep in Florens: i luoghi del silenzio“, organizzato da Cultura e Impresa, una serie di dj internazionali si sono esibiti in serata al Teatro della Pergola nella tipica scenografia del “teatro all’italiana”, tra luci originali e sorgenti video digitali.

E alle 6.30 di stamani è avvenuto il Miracolo di San Zanobi: Piazza del Duomo, Santa Maria del Fiore e il Battistero si ritroveranno su un prato verde come accadde in occasione del miracolo. Fino a mezzanotte si terranno a ciclo continuo e in stretta continuità con Il Miracolo, i “Pellegrinaggi nel tempo“: piccoli gruppi di visitatori saranno accompagnati gratuitamente da studiosi, attori e artisti fra i temi e le storie dei monumenti dell’area del Duomo.

Accanto al tradizionale giro tra i musei, tra una mostra del Bronzino e un’escursione al Bargello, il 15 novembre alle 17 e 30 saranno presentati all’Istituto Russell-Newton di Scandicci cinque opere video in forma di diario di viaggio, documentario, reportage sociologico o opera poetica, come chiave di lettura inedita per l’interpretazione dell’identità storica della città e delle sue possibili evoluzioni.

Una buon ritorno al futuro allora, che tralasci le imbarazzanti manifestazioni di incuranza nei confronti del valore civile della cultura e dia finalmente spazio alle generazioni creative e capaci.

Gli attuali addetti ai lavori sono spesso tecnicamente competenti, ma a volte troppo conservatori e troppo poco aperti alle innovazioni.

Natalia Radicchio


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