
Finmeccanica. Lega: “mai preso tangenti da nessuno”
Roma – ‹‹La Lega Nord non ha mai preso tangenti né da Finmeccanica né da nessun altro››. La nota arriva da via Bellerio, sede del Carroccio. Ad essa ha fatto subito seguito stamattina il commento del futuro leader del partito, Roberto Maroni, il quale definisce ‹‹fuori dal mondo›› l’ipotesi della procura di Napoli secondo cui la Lega avrebbe preso tangenti dal gruppo Finmeccanica per alcune commesse all’estero. Affari che riguarderebbero certe somme di denaro versate alla Lega nell’ambito di un appalto per la vendita all’India di elicotteri di Agusta Westland e che ieri ha condotto i magistrati napoletani a operare una serie di perquisizioni e sequestri a Lugano, in Svizzera, nell’ambito di un’indagine sulla società aerospaziale.
L’ex ministro dell’Interno Maroni, sulla sua pagina Facebook, scrive e nega qualsiasi addebito del partito in questo nuovo filone d’inchiesta sugli affari dei verdi: ‹‹Ho letto anch’io i giornali stamattina, le insinuazioni su presunte tangenti alla Lega da parte di Finmeccanica. Per quanto ne so io è una cosa fuori dal mondo››.
Maroni aggiunge alcuni dettagli nella nota diffusa questa mattina dalla Lega la quale ribadisce di essere ‹‹totalmente estranea a questa vicenda››. L’ex ministro, però, fin da ieri sera aveva preso le distanze dall’inchiesta sulle presunte tangenti rispondendo alle domande dei cronisti con un laconico ‹‹Cosa c’entriamo noi con Finmeccanica?››.
Gli atti sono legati ad un’inchiesta della procura di Napoli condotta dai sostituti Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcooock e dall’aggiunto Francesco Greco, i quali sono attualmente in contatto con la procura federale svizzera in ragione di una rogatoria internazionale.
L’operazione è legata a un filone di indagini scaturito da alcune dichiarazioni rese da Lorenzo Borgogni, manager responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica per un decennio, secondo cui anche il Carroccio avrebbe usufruito di contatti irregolari molto stretti con la società. Attualmente i magistrati stanno cercando di ottenere alcuni documenti dalla Svizzera ritenuti essenziali per ricostruire i flussi finanziari della società e capire se effettivamente vi sono illeciti da addebitare alla Lega.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, corruzione e concussione.
Chantal Cresta
Foto || agi.it