
Fat Tax: la Danimarca in guerra contro le calorie
Copenaghen – Scene di ordinaria follia in Danimarca. Supermercati presi d’assalto, scaffali svuotati, generi di prima e seconda necessità andati a ruba.
La Danimarca è stata presa da fame compulsiva a causa della nuova tassa imposta dalle istituzioni danesi sul junk food.
La Fat Tax (letteralmente, tassa sui grassi),introdotta dallo scorso primo ottobre prevede, infatti, un costo aggiuntivo sul prezzo del genere alimentare iper-calorico pari a 16 corone (circa 2,15 euro) per kilo di grasso saturo.
Lo scopo dell’ “obolo alla salute”, come è gia stato ribattezzato il sovraprezzo, è tentare di persuadere i danesi – popolazione ad alto tasso di obesità – a non acquistare il cibo spazzatura.
Risultato: poco prima dell’entrata in vigore della tassa, i supermercati sono stati saccheggiati da clienti con la sindrome della crisi d’astinenza.
Tra i generi di cui – pare – si è registrato un improvviso picco di vendite alla vigilia della nuova imposta si contano: burro, olio, biscotti, dolci, carne, panna, merendine e pizza.
La Danimarca, dunque, ha ufficialmente dichiarato guerra alle calorie. Ora, dopo l’obolo alla salute, si attendono misure meno drastiche e, forse, più convincenti come delle serie campagne di informazione sull’alimentazione equilibrata a base di cereali, frutta e verdura.
Chantal Cresta
Foto || ansa.it