Euro 2012: Polonia-Grecia 1-1, Lewandowski crea, Szczesny distrugge

POLONIA-GRECIA 1-0: Lewandowski (P) 17′ pt, Salpingidis (G) 6′ st

Robert Lewandowski (europei2012calcio.wordpress.com)

Si inizia con due gol, due cartellini rossi e tante emozioni: la Polonia butta alle ortiche una grande chance di portarsi subito in testa al girone A e deve “ringraziare” soprattutto il portiere dell’Arsenal Szczesny, protagonista in negativo del match.

Primo tempo senza storia: l’urlo Polska dello stadio Nazionale è terrificante. I ruggiti dei tifosi polacchi ad ogni attacco dei beniamini di casa impressionano tanto quanto gli ululati che accompagnano i possessi di palla degli ellenici. Un paio di sortite offensive polacche nei primi 15 minuti fanno già vacillare il pacchetto arretrato della Grecia. Dopo 17 minuti è l’uomo più atteso a sbloccare il risultato: cross dalla destra di Blaszczykowski, buco imbarazzante a centro area della difesa greca e Lewandowski arriva indisturbato per insaccare schiacciando in rete.

Nei minuti successivi il protagonista diventa l’arbitro spagnolo Velasco Carvalho: al 35′ ammonisce l’ex milanista Papastathopoulos per un intervento che non era nemmeno falloso, nove minuti dopo gli sventola in faccia anche il secondo cartellino giallo per un intervento altrettanto dubbio. Proteste anche al 46′ da parte della Grecia per un fallo di mano in area di Perquis, apparso onestamente involontario. La Grecia chiude il primo tempo in dieci.

La ripresa si apre con l’imprevisto: su un cross innocuo dalla destra Szczesny si esibisce in una delle sue uscite kamikaze, il pallone carambola e finisce placidamente tra i piedi di Salpingidis che deve solo infilare la porta sguarnita.  La Polonia è stranita e al 18′ Samaras potrebbe addirittura raddoppiare, ma non sfrutta al meglio l’errore di allineamento della difesa dei padroni di casa. Al 24′ la Polonia fa la frittata: ancora un errore della linea difensiva polacca, Salpingidis si infila e Szczesny lo stende: rigore e cartellino rosso diretto. Dal dischetto il capitano Karagounis non angola a sufficienza e si fa ipnotizzare dal portiere di riserva Tyton, appena entrato.

Un gol annullato all’inarrestabile Salpingidis (fuorigioco millimetrico), un bel destro dell’isolato Lewandowski e un rinvio-suicida di Katsouranis: alla fine vince la paura della Polonia di osare di più e di buttare alle ortiche anche il pareggio. La Grecia si morde le mani per il rigore sciupato da Karagounis: questo Europeo ha già una storia da raccontare.

Francesco Guarino

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