
Etna, eruzione con fontane di lava ed esplosioni. Cenere sui centri abitati
CATANIA – Questa mattina quasi all’alba, per la quinta volta dall’inizio del 2012, l’Etna ha ripreso la sua attività eruttiva. Verso le 4 del mattino alcune fontane di lava, che hanno causato una colata diretta verso la Valle del Bove, hanno illuminato il cielo ancora decisamente notturno.
Il risveglio del vulcano è stato accompagnato dall’emissione di cenere lavica, ricaduta su Zafferana Etnea e sui centri abitati che costellano le pendici: la presenza nell’aria di queste particelle non ha avuto per fortuna ripercussioni negative sul traffico aereo e lo scalo catanese è rimasto sempre pienamente operativo.
Le fontane di lava, la parte più spettacolare dell’eruzione e quella potenzialmente più carica di conseguenze e pericoli, sono terminate verso le 5,30, ma l’attività dell’Etna non si è interrotta e sono ancora in corso episodi definiti in gergo tecnico stromboliani dal nome dell’isola vulcanica italiana di Stromboli.
La fase stromboliana consiste nell’espulsione di magma incandescente, accompagnata da esplosioni, fino ad altezza limitata, di norma pochi metri: questa la principale differenza rispetto alle più imponenti fontane, quando i getti di lava, lapilli e cenere raggiungono altezze di qualche centinaia di metri.
Laura Dabbene