Egitto, il ministro islamista alla conduttrice: ‘Domande calde come te’
La conduttrice di Dubai Tv ed il ministro Maksud (rp-online.de)
In Italia siamo stati abituati a performance del genere negli anni recenti, con apprezzamenti più o meno velati a conduttrici e giornaliste di bella presenza. Ma la “piacioneria” mediterranea (sempre fuori luogo se palesata da un esponente politico) quantomeno non andava apertamente in conflitto con le leggi politico-religiose.
In Egitto il ministro dell’Informazione Salah Abdel Maksud è finito nell’occhio del ciclone per il suo commento ad una indubbiamente avvenente giornalista di Dubai Tv: «Spero che le domande non siano così calde come te» ha chiosato il ministro durante l’intervista. La conduttrice ha risposto prontamente e a tono: «Le mie domande sono calde, io invece sono fredda».
Lo scandalo mediatico per le avance in diretta è amplificato dall’appartenenza del ministro Maksud ai Fratelli Musulmani. Le cui mogli sono obbligate ad indossare il velo. E da quando, cinque giorni fa, l’intervista ha iniziato a diffondersi sul web, in Egitto si discute alacremente sulla presunta doppia morale del movimento: ligio al Corano in apparenza, dissoluto nella sostanza.
A inizio settembre il presidente egiziano Morsi, anch’egli esponente dei Fratelli musulmani, per la prima volta in 50 anni di storia aveva fatto cadere il divieto dei copricapi islamici nella tv di Stato egiziana, consentendo ad una giornalista col velo di condurre il tg. Adesso, però, l’occhio della telecamera ha inchiodato il comportamento tutt’altro che professionale ed etico di un ministro del neonato governo.
Francesco Guarino
