Due milioni in marcia in Egitto
Il presidente Mubarak
Da alcune ore migliaia di cittadini egiziani sono scesi in strada a manifestare contro il regime di Mubarak.
Al Cairo due milioni di persone si sono radunate in piazza Tahrir, mentre l’Esercito ha comunicato che non userà la violenza contro i manifestanti, in quanto riconosce come legittime le richieste della popolazione egiziana.
In piazza anche donne e bambini, slogan anti Mubarak e contro l’oppressione e la paura che per trent’anni hanno immobilizzato gli egiziani. “Svegliati Mubarak. Questo è il tuo ultimo giorno” è una delle tante voci che si levano dal popolo.
L’intenzione dei manifestanti è dirigersi verso il Palazzo presidenziale per chiedere le dimissioni del presidente Mubarak.
Intanto tutto il mondo guarda con apprensione alle vicende egiziane, tunisine e non solo, cercando di capire la direzione che i nuovi assetti governativi daranno ai rapporti di forza e alle alleanze in Medio Oriente.
Secondo i dati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, fin’ora sono circa trecento i morti durante le proteste per le strade d’Egitto, migliaia di feriti e centinaia di arresti.
Molti cittadini italiani che si trovavano in Egitto stanno rientrando nel nostro Paese con C130 dell’Aeronautica militare e l’ambasciatore italiano in Egitto, Claudio Pacifico, sconsiglia a tutti gli italiani di recarsi nel paese del Nilo per qualsiasi motivo: anche le aree in cui la situazione sembra sotto controllo, grazie alla presenza delle Forze armate egiziane, potrebbero da un momento all’altro divenire zone critiche.
Francesca Penza
