Donna arrestata per aver aggredito un poliziotto. Con il seno

Succede ad Hong Kong: una donna viene arrestata e condannata a tre mesi di carcere per aver aggredito un ufficiale di polizia. Col suo seno

In centinaia sono scesi in piazza in reggiseno per protesta (www.tgcom24.mediaset.it)

In centinaia sono scesi in piazza in reggiseno per protesta (www.tgcom24.mediaset.it)

HONG KONG La scorsa primavera, nel mese di marzo, si era svolta una protesta nelle piazze di Hong Kong per contestare alcune decisioni che riguardavano il commercio transfrontaliero tra la Cina e la regione amministrativa della Repubblica popolare. Durante la protesta una donna aveva aggredito un poliziotto con il seno. In questi giorni Ng Lai-ying, questo il nome della trentenne, è stata arrestata e condannata al carcere proprio per quel gesto.

LA MANIFESTAZIONE IN REGGISENO – Dopo che la notizia dell’arresto di Ng Lai-ying si è sparsa, in centinaia sono nuovamente scesi in piazza ma stavolta lo hanno fatto in reggiseno, proprio per supportare la causa della donna. Le autorità intanto hanno fatto sapere che, secondo loro, «la giovane ha usato la sua identità femminile per affermare che un ufficiale l’ha molestata sessualmente». Ed è proprio da questa affermazione delle forze dell’ordine cinesi che è partita la protesta dei reggiseni: uomini e donne, giovani e meno giovani, sono scesi in piazza muniti di reggiseno gridando che «il seno non è un’arma», per opporsi alla condanna che la polizia cinese ha inflitto alla giovane, cioè tre mesi di carcere.

La ragazza condannata a tre mesi di carcere per aver aggredito il poliziotto col seno, appare col naso insanguinato (www.metro.co.uk)

La ragazza condannata a tre mesi di carcere per aver aggredito il poliziotto col seno, appare col naso insanguinato (www.metro.co.uk)

VOCI CONTRASTANTI – Secondo quanto riporta la stampa cinese, infatti, durante la protesta di piazza l’ufficiale avrebbe strattonato la ragazza dalla tracolla della borsa e lei, cercando di difendersi, avrebbe urtato con il seno il braccio di lui. A questo punto si sarebbe messa a urlare alla molestia sessuale. L’ufficiale ha evidentemente negato e le autorità hanno condannato la ragazza, per aver cercato appunto di aggredire il poliziotto “con il seno”. Ma qualcosa non torna, però. Infatti, in alcune foto sfocate scattate durante la protesta che si è svolta a marzo, la ragazza appare col naso insanguinato. Quindi, è lei ad essere stata aggredita e non certo l’ufficiale di polizia. Proprio per questa ragione in centinaia sono scesi in piazza in reggiseno urlando “i seni non sono armi”.

Mariangela Campo

@MariCampo81

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