
Diritti Tv. Mediaset sfida Sky: in Spagna la grana Digital+
MILANO – Giugno rovente per Mediaset, chiuso il primo trimestre con una perdita di 12,5 milioni di euro, la società del Biscione deve decidere in queste ore il destino di Digital+ dopo l’offerta di acquisto di Telefonica, intanto si accende la sfida con Sky sui diritti tv della Serie A.
IL MERCATO SPAGNOLO – Già da due settimane nelle stanze della finanza circolava la voce di un’offerta di 350 milioni di euro a Mediaset da parte del gruppo di telecomunicazioni spagnolo Telefonica, per ottenere il 22% delle azioni di Digital+, società che controlla Canal+, la principale pay tv spagnola. In realtà, di Digital+ Telefonica detiene già il 78% dopo che ha acquistato il 56% delle azioni in mano agli spagnoli di Prisa. E’ notizia di queste ore che Telefonica ha formalizzato un’offerta per acquistare da Mediaset il restante 22% di azioni che la separa dall’avere in mano il 100% di Digital+. Telefonica ha messo sul piatto 295 mln che potrebbero salire a 355, al verificarsi di determinate condizioni, tra cui l’aumento dei clienti di Digital+ in Spagna per un periodo di quattro anni. Mediaset ha tre opzioni: a) presentare un’offerta migliore rispetto a quella di Telefonica per acquistare il 56% di Digital+ in mano a Prisa; b) proporre a Telefonica di rimanere partner con il Biscione al 22%; c) vendere la propria quota.
ABBANDONARE LA SPAGNA – Vendere significherebbe per Mediaset abbandonare il settore della pay tv spagnola e avere così meno appeal nei confronti di un possibile partner. La società di Cologno Monzese sta infatti trattando con Al Jazeera e Canal Plus la cessione parziale di Mediaset Premium: privarsi di Digital+ potrebbe avere risvolti negativi anche su questo affare. Di certo c’è che l’interesse di Telefonica per Digital+ è forte, se sono pronti ad aggiungere 60 milioni rispetto al prezzo pattuito di 295. Un tesoretto che Mediaset potrebbe utilizzare nelle battaglie che l’attendono in Italia?
LA SFIDA PER LA SERIE A – In patria Mediaset deve fare i conti con Sky per l’acquisto dei diritti tv relativi alle partite di Serie A nel triennio 2015-2018. Lunedì 23 verranno resi noti i nomi delle aziende che si sono aggiudicate i pacchetti A, B, C, D. Pur mancando l’ufficialità, secondo le notizie circolate in questi giorni sui principali organi di informazione, Sky si sarebbe aggiudicata i pacchetti A e B che riguardano la trasmissione delle partite delle otto migliori squadre per audience, rispettivamente sui canali satellitari e sul digitale terrestre. A Mediaset rimarrebbe il pacchetto D, quello che prevede l’esclusiva sulla trasmissione delle partite delle restanti 12 squadre sia via satellite che sul digitale terrestre. Ciò che rimane di questa battaglia, il cui esito è tutt’altro che certo, sono le cifre in ballo: Sky, ferita dalla perdita della Champions League 2015-2018 a beneficio della rivale Mediaset, avrebbe offerto rispettivamente 355 e 425 milioni all’anno per i pacchetti A e B. Aggiungendo i 306 milioni di Mediaset per il pacchetto C e i diritti tv da assegnare sulla Coppa Italia la Lega Calcio rischia di incassare la cifra monstre di 1,3 miliardi di euro. La competizione Sky-Mediaset sarà un toccasana per le casse della Lega. E per i consumatori? Per quanto tempo le casse delle emittenti televisive potranno permettersi queste cifre senza aumentare di conseguenza gli abbonamenti? I primi funesti segnali arrivano dai Mondiali 2014. Gli abbonati al pacchetto Sky Calcio che a 35/40 euro mensili dà la possibilità di vedere tutta la Serie A, l’Europa League e i campionati esteri, devono sostenere un ulteriore costo per assicurarsi le partite del Mondiale. Tutto questo mentre chi ha disdetto nei mesi scorsi l’abbonamento può contare su sconti e opportunità precluse all’abbonato del pacchetto calcio che ha sempre regolarmente pagato.
Paolo Ballanti
@paoloballanti
Foto // tvblog.it // media.calcioblog.it