
Dieci Comandamenti per un carrello ambientalista
Si può combattere il riscaldamento globale anche facendo semplicemente la spesa: il decalogo della Coldiretti mostra come
di Adriano Ferrarato
Nel romanzo-thriller dello scrittore tedesco Frank Schätzing “Il quinto giorno”, l’autore ipotizza uno scenario apocalittico dove misteriose forze della natura si ribellano ai danni ambientali causati dall’inquinamento massacrando e decimando l’intera umanità. Una storia di fantascienza che tuttavia non è molto lontana dalla realtà e che rappresenta un monito per prendere con maggior considerazione il problema del rispetto e la tutela dell’ambiente.
Questo degrado sembra in effetti essere paradossalmente diventato una sorta di istituzione permanente di questa società. Sono talmente tante le cose che inquinano che nessuno riesce a farci più nemmeno caso. Ed è un problema che i governi del pianeta stanno attualmente cercando di risolvere attraverso il vertice di Copenaghen sul tema delle energie rinnovabili, per capire cosa fare per frenare il fenomeno del riscaldamento globale della Terra.
La Chiesa stessa si è pronunciata a favore di questo congresso nelle parole di Papa Benedetto XVI, che ha richiesto un maggior impegno per combattere l’emergenza dei cambiamenti climatici. Una voce che non è rimasta certo inascoltata e che la Coldiretti, la massima associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, ha fatto propria elaborando una lista di dieci regole da seguire indirizzate a tutti i consumatori che si recano a fare la spesa, un’azione quotidiana che però riveste in questo ambito una grandissima importanza, in grado, se fatta con accortezza, di abbassare anche di mille chilogrammi l’emissione di gas nocivi che favoriscono l’effetto serra.
Seguendo queste semplici norme ognuno può dare un grande sostegno alla salvaguardia del pianeta. Il riscaldamento globale infatti nel giro di pochi anni innalzerebbe le temperature terrestri di circa 2,5 gradi, con gravi danni all’agricoltura, alle riserve idriche e a molte specie vegetali e animali che andrebbero inesorabilmente ad estinguersi.
La Coldiretti suggerisce in primo luogo di acquistare prodotti locali, in modo da ridurne il trasporto con mezzi inquinanti come ad esempio camion o rimorchi di grande cilindrata, ed in secondo di comprare sempre frutta e verdura stagionale, abbassando di molto il costo energetico della loro conservazione. Un terzo e ulteriore passo in avanti sarebbe addirittura quello di prendere le merci direttamente dal produttore, evitando così ogni tipo di passaggio intermedio fabbrica-negoziante, facendo decrescere tempi e sprechi di spostamento.
La quarta regola che l’associazione propone è quella di procedere all’acquisto di prodotti sfusi che non necessitano dell’inscatolamento, così come la quinta e sesta, che invitano i clienti a fare provviste di confezioni formato famiglia e compravendite di gruppo favorendo così un’ottimizzazione degli imballaggi (meglio una scatola grande che tante scatole piccole, c’è un utile risparmio del materiale degli involucri) e dei trasferimenti: un pianerottolo a turno ad esempio, potrebbe fare la spesa per tutto un palazzo: calerebbe di conseguenza il numero delle automobili usate per andare al supermercato. Proprio nella fase di acquisto, il settimo consiglio è quello di riciclare le buste o utilizzare contenitori biodegradabili che attualmente sono reperibili in tutte le grandi catene di negozi e grandi magazzini.
Le ultime tre indicazioni riguardano come nutrirsi all’interno delle proprie case. Gestire al meglio la preparazione dei cibi e il loro mantenimento (anche con lampadine e refrigeratori a basso impatto energetico), decrescere gli sprechi di energia elettrica e gas, mangiare a tavola evitando l’uso di stoviglie in plastica che non sono biodegradabili e che producono ulteriore inquinamento. Ultima, ma non per importanza, la raccolta differenziata dei rifiuti, che consente di velocizzare e migliorarne lo smaltimento.
Sono cose semplici che hanno un valore enorme. E ricordano a tutti quanto il contributo di ognuno sia grande per evitare la catastrofe di domani. Se davvero amiamo il nostro pianeta, è arrivato il momento di dimostrarlo.