
Deputato m5s al meeting CL: ma non era ‘una setta catto-affarista’?
Giovedì 20 agosto inizierà l’edizione 2015 del meeting di CL (Comunione e Liberazione) che si svolge ogni anno a Rimini. In molti hanno sottolineato che ci sarà anche il presidente del Consiglio e segretario del Partito Democratico Matteo Renzi che invece l’anno scorso, dopo la vittoria alle elezioni europee, non partecipò alla kermesse di CL. Ma c’è anche qualcun altro che parteciperà per la prima volta al meeting di CL: il Movimento 5 Stelle.
DI CHI SI TRATTA - Mercoledì 26 agosto alle ore 15 presso la sala eni b1 si svolgerà un intergruppo parlamentare per la sussidiarietà e parteciperanno Marco Donati del Partito Democratico, Antonio Palmieri di Forza Italia, Guglielmo Vaccaro del Gruppo Misto eletto con il Pd, Raffaello Vignali di Area Popolari e Mattia Fantinati del Movimento 5 Stelle. Il deputato pentastellato classe 1975 nato in provincia di Verona fa parte della Commissione per le attività produttive, commercio e turismo e della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo.
COSA DICEVANO - Sia chiaro, ogni deputato è libero di andare dove vuole e non deve rendere conto a nessuno. Ma è curioso che un esponente del Movimento 5 Stelle partecipi al meeting di CL considerando quello che due anni fa, nel 2013, diceva in Aula la compagna di partito di Mattia Fantinati, Tiziana Ciprini, proprio sul meeting di CL: «Signor Presidente, volevo approfittare di questa calda seduta dell’Aula per augurare buon lavoro a Comunione e Liberazione, in questi giorni alle prese con il consueto meeting annuale che ha visto presenziare anche il premier Letta e una schiera di politici sia di destra che di sinistra all’insegna dei larghi affari. Colgo l’occasione per chiedere a questi politici, habitué dell’evento annuale, di spiegarci qual è il nesso che collega un movimento religioso ed ecclesiale a esponenti politici e a membri delle istituzioni di uno Stato laico. In nome di Dio, ci dicano qual è la potente lobby di politici, imprenditori e banchieri che sta dietro a Comunione e Liberazione, ci dicano quanti e quali sono i politici di destra e di sinistra che devono la loro carriera politica a Comunione e Liberazione. D’altronde i Ministri Ciellini sono ben piazzati nei posti strategici per fare affari con i soldi pubblici: opere pubbliche, infrastrutture, trasporti, difesa. Azzardo qualche ipotesi: Comunione e Fatturazione, Commistione e Lottizzazione, è una setta catto-affarista che, attraverso il braccio armato nell’economia, ovvero la Compagnia delle opere, con vergognosa ipocrisia e spudoratezza sfrutta il brand di Dio per perseguire meri interessi concreti, terreni, di natura economica e non certo spirituale, con un giro di affari di 70 miliardi di euro, con 34 mila aziende in rapida espansione in tutta Italia allunga i suoi avidi tentacoli nella pubblica amministrazione, nella sanità, nelle scuole, nelle onlus e in tutti quei settori in cui girano finanziamenti pubblici, in una rete di potere che ingloba aziende, ospedali, banche, expo, istituzioni, Chiesa, aziende a partecipazione pubblica, fondazioni. Ebbene, don Giussani voleva portare la Chiesa nella società. I suoi successori hanno trasformato la Chiesa in una società per azioni, con la benedizione dei politici e non certo con quella di Gesù Cristo».
Giacomo Cangi
foto: it.clonline.org