
Degrado Italia: la politica non è la sola responsabile
In Italia la politica non è mai stata così attaccata come in questo particolare momento storico. Perfino nel 1992, quando venne alla luce il sistema basato sui finanziamenti illeciti e sulla corruzione sistematica (Tangentopoli) non si era arrivati a questi livelli. Perché 22 anni fa c’era ancora la speranza che chi non aveva ancora governato (la sinistra) e il politico nuovo che era sceso in campo (Berlusconi), potessero realmente cambiare l’Italia. La storia ha dimostrato che erano soltanto pie illusioni. Ma è realmente solo colpa della politica e quindi dei politici? Sarebbe facile e comodo dire di sì, ma se si vuole essere onesti, la risposta è no.
BASTAVA NON VOTARLI - I politici hanno le loro enormi responsabilità, ma non sono gli unici colpevoli dell’attuale drammatica situazione che vive l’Italia. Innanzitutto, i deputati e i senatori sono tali perché qualcuno li ha votati. Si dirà: non li ha votati nessuno visto che c’era il porcellum, il quale prevedeva le liste bloccate. Ma è una scusa che non regge. Il porcellum è stato il sistema elettorale vigente dal 2006 al 2013, prima c’erano altre leggi che non hanno prodotto una classe politica migliore. Se questi personaggi che sembrano usciti da una commedia (o da un film horror, dipende dalla prospettiva con cui li si osserva) hanno rivestito e rivestono tuttora cariche importanti, è perché qualcuno li ha votati. Questo ovviamente non li giustifica per aver fatto, una volta eletti, soltanto i comodi loro dimenticandosi completamente dei tanti problemi degli italiani, però magari ci si poteva pensare meglio prima di entrare nella cabina elettorale.
GIORNALISTI, QUESTI SCONOSCIUTI - Molti italiani in buona fede, però, hanno deciso chi votare anche se non erano informati (o pensando di esserlo) su chi erano i soggetti a cui stavano dando la propria fiducia. Se i mezzi d’informazione avessero svolto il loro lavoro, magari qualcuno avrebbe preso decisioni diverse. Sia chiaro, non è un problema che riguarda solo Silvio Berlusconi. Il suo conflitto d’interessi che gli avrebbe impedito di entrare in politica in qualsiasi altro paese occidentale è solamente il caso più palese. I giornalisti che lavorano a Mediaset sono dipendenti di Berlusconi. Ma i membri del Consiglio di amministrazione della Rai vengono nominati dalla Commissione parlamentare di vigilanza, cioè dalla politica intera. Non solo dai berlusconiani, ma anche dalla sinistra che non ha mai mosso un dito per cambiare le cose. La legge sul conflitto d’interessi tanto annunciata non si è mai fatta e in Rai i partiti di sinistra hanno piazzato i loro uomini. Entrambi gli schieramenti, quindi, hanno impedito che in Italia si sia sviluppata una libera informazione. Nel Cda della Rai, infatti, dovrebbero starci giornalisti, esperti di comunicazione. Non i politici. Questo per quello che riguarda le televisioni, ma la situazione della carta stampata non è certo migliore. La cosa che maggiormente dovrebbe stupire è come si sono comportati i giornali teoricamente liberi. Finché i giornali sono finanziati dai partiti o dai loro leader non ci si aspetta nulla di diverso dalla propaganda. Ma non si capisce per quale motivo gli altri quotidiani si sono troppo smesso limitati a riportare le dichiarazioni dei politici senza verificare se stessero dicendo cose corrette. Paradossalmente, bisogna sperare che i giornalisti fossero stati corrotti dai politici, almeno si capirebbe il motivo del loro comportamento. Se invece erano in buonafede, è ancora peggio, perché denota un’impreparazione clamorosa da parte di chi dovrebbe smascherare le bugie dei potenti. Cioè di chi ha un ruolo a dir poco fondamentale in un paese democratico.
L’ONESTÀ VA PRETESA - È troppo facile svegliarsi adesso che si sta vivendo la più grande crisi dai tempi del dopoguerra. Per troppo tempo, quando le cose sembravano andare bene, gli italiani non sono stati minimamente esigenti con la loro classe politica. Un candidato è un delinquente? Che sarà mai. Anzi meglio, perché se verrà eletto grazie anche al mio voto, potrò chiedergli di farmi dei favori. Per tanto, troppo tempo in molti hanno ragionato così. Altri, in modo altrettanto grave, hanno preferito votare per un partito in quanto di centrosinistra o di centrodestra, indipendentemente se i suoi candidati erano onesti o no. E così i partiti hanno cominciato a candidare solo soggetti ricattabili, con qualche scheletro nell’armadio, in quanto controllabili. Un soggetto pulito, invece, non avendo nulla da temere avrebbe potuto cominciare a denunciare pubblicamente il grado di corruzione del sistema. Per cui gli onesti dovevano essere lasciati a casa. Tanto in termini di consenso nessun partito ci rimetteva, l’unica cosa che importava a molti elettori, infatti, era l’etichetta “centrosinistra” o quella “centrodestra”. Se si vuole uscire da questa terribile situazione, da questa crisi che non è solo economica, si dovranno recuperare prima ancora dei valori politici, i valori prepolitici come l’onestà e la trasparenza. L’unico modo per pretendere che la politica funzioni correttamente, quindi, non è andare a protestare dopo aver sostenuto per vent’anni o più un sistema malato, ma pretendere che chi si occupa della cosa pubblica sia immacolato. Se invece, una volta passata la crisi, si tornerà ad accettare chiunque, allora non ci si stupisca se poi le cose torneranno ad andare male.
Giacomo Cangi
@GiacomoCangi
foto: ilmattinodiparma.it; loschifo.it; wikimedia.org; blogosfere.it
Condivido tutto! Ma ritengo che vi sia di più. L’italiano medio, ignorante o plurilaureato che sia, esprime nell’animo la perfetta sintesi, proporzionalmente più piccola, di tutti i difetti e le carenze dei politici che contestano e vogliono cacciare. Tutto andava bene ed era tollerato finchè “anch’io”, piu o meno, potevo fare altrettanto: un po’ di lavoro nero, tanto per arrotondare; una conoscenza importante per “agevolare” il lavoro dei miei figli; qualche “sottrazione indebita” dove lavoravo, o qualche “cornetto” alla moglie o al marito dove lavoravo… Anzi, proprio perchè lo facevano anche deputati e senatori, mi sentivo a posto con la mia coscienza. Oggi, che tutto è più difficile per me, diventa insopportabile che i politici continuino a farlo…