
Dalla bara al diamante. A Conegliano una salma diventa pietra preziosa

Alcuni preferiscono riposare sotto terra, altri in un’urna, altri ancora vogliono diventare diamanti
Che succede al nostro corpo dopo la morte? Può essere sepolto, cremato, oppure può diventare un diamante. Da alcuni anni la ditta svizzera Algordanza garantisce la trasformazione delle ceneri di defunti in pietre preziose. La ditta opera a livello internazionale e da poco è sbarcata in Italia dove però non è ancora molto conosciuta. La direttrice marketing di Algordanza Christina Sponza, afferma che questo insolito servizio sia un modo per far rivivere i propri cari in una pietra, una sintesi estrema del corpo di una persona.
UN DIAMANTE A CONEGLIANO - Deve averla pensata allo stesso modo anche un 55enne di Conegliano che, recatosi in un agenzia di pompe funebri per preparare le esequie della madre morta, è stato attirato dalla pubblicità della ditta svizzera. L’uomo ha così deciso di diamantificare le ceneri del proprio figlio morto anni prima in un tragico incidente stradale. La salma del figlio è stata riesumata dal cimitero del paese trevigiano e cremata. In seguito le ceneri sono state inviate in Svizzera per il processo di diamantificazione durato alcuni mesi.
DA CENERE A DIAMANTE - Per trasformare delle ceneri umane in diamante non serve necessariamente l’intero corpo del defunto, basta anche solo una ciocca di capelli. Le ceneri vengono poi sottoposte a pressioni e temperature elevatissime e in circa sei settimane si replica in laboratorio un processo che in natura avviene in milioni di anni, si crea un diamante appunto. I prezzi variano dalla caratura, si va da circa 3.500 euro per un quarto di carato, fino a oltre 15.000 euro per un carato.
SEPPELLIRE O DIAMANTIFICARE? - In Italia c’è ancora una certa ritrosia ad accettare questa novità, infatti il mercato della diamantificazione stenta a decollare, ma la ditta svizzera produce per vari Paesi in tutto il mondo circa un migliaio di pietre l’anno. Che dire? Si può stare sotto terra o brillare per sempre.
Andrea Castello