
Consulta boccia legge elettorale Porcellum. Parlamento delegittimato?
La Corte Costituzionale ha bocciato oggi il Porcellum. I giudici della Consulta hanno infatti espresso il loro giudizio favorevole al ricorso sulla legge elettorale. Le motivazioni della sentenza saranno rese note nelle prossime settimane, ma certamente questa decisione allontana delle possibili elezioni anticipate e allungherà di conseguenza la vita delle larghe intese a meno che il governo non intervenga con procedimenti d’urgenza. Ma la riforma elettorale rimane comunque una priorità del governo Letta che cercherà in tutti i modi di velocizzare il processo di riforma.
UNA LEGGE INCOSTITUZIONALE - Nello specifico, la Consulta ha ritenuto non costituzionale sia il premio premio di maggioranza a Camera e Senato, sia il fatto che non si potesse esprimere alcuna preferenza. La Consulta ha però sottolineato che il Parlamento ha tutto il diritto di proporre altre leggi elettorali che siano conformi alle norme costituzionali.
LE REAZIONI A SINISTRA - Tra le varie reazioni spiccano quelle di Sel e Pd che non nascondono la loro soddisfazione per quello che è stato definito un atto dovuto nei confronti dei cittadini italiani. Nichi Vendola si spinge oltre, affermando che con il Porcellum la destra ha offeso l’Italia. Più cauto l’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani che pur lanciando qualche frecciata a destra, si limita a elogiare la proposta di legge elettorale presentata dal suo partito. Anche Casini applaude la decisione della Corte Costituzionale, invitando il Parlamento a rimboccarsi le maniche per modificare subito la legge.
LE REAZIONI A DESTRA - A destra Mariastella Gelmini e Roberto Calderoli – il fautore del Porcellum – parlano di incostituzionalità del governo, del presidente della Repubblica e della stessa Corte Costituzionale. Calderoli sostiene infatti che ritenere non costituzionale la legge elettorale, porti automaticamente a delegittimare tutti i poteri che quella stessa legge ha formato. Secondo il diritto il problema non si pone, infatti una legge non può essere retroattiva, ma certamente un assetto politico basato su principi non costituzionali rimane un caso più unico che raro in Europa e non solo.
Andrea Castello