
Cina: calo demografico a Pechino, abolita la “legge del figlio unico”
L'inaspettato rallentamento demografico convince la Cina a correre ai ripari: abolita la "legge del figlio unico", Pechino cambia rotta

La Cina dice addio alla “politica del figlio unico”. L’inaspettato calo demografico tra i motivi principali della decisione (foto: nostrofiglio.it)
Addio “politica del figlio unico“, da oggi in Cina si potranno avere due figli. La decisione, comunicata dal governo di Pechino al termine del quinto Plenum del Partito Comunista, rappresenta un netto cambio di rotta rispetto alla stringente politica di controllo demografico, ai sensi della quale a ciascuna famiglia della Repubblica Popolare Cinese era proibito avere più di un figlio.
LA LEGGE DEL FIGLIO UNICO - Ad introdurre la norma era stato il governo presieduto da Deng Xiao Ping, divenuto presidente in seguito alla morte di Mao Tse-tung, nel 1979, con l’obiettivo di rallentare una crescita demografica fuori controllo, che rischiava di gravare in maniera eccessiva sullo stato sociale di Pechino.Per i trasgressori erano previste una serie di multe, il cui ammontare variava da provincia a provincia. Tuttavia, la norma era caratterizzata da una serie di eccezioni: ad esempio, il secondo figlio era permesso alle coppie etniche e famiglie rurali, ma solamente nei casi in cui il primogenito fosse una bambina.
I PASSI VERSO L’ABOLIZIONE – L’abolizione della legge del figlio unico era stata già prospettata nel 2013, durante il terzo Plenum del Partito Comunista. Nel periodo successivo, lo Stato cinese ha gradualmente aumentato il numero di eccezioni che permettevano ad una coppia di avere un secondo figlio, fino ad arrivare, quest’oggi, alla completa abolizione della norma.
IL CALO DEMOGRAFICO CINESE - A convincere il governo di Pechino sembra sia stato il rallentamento demografico cinese, che gli esperti negli ultimi tempi avevano indicato come più rapido di quanto previsto in passato. Se difatti inizialmente le stime pubblicata dagli esperti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite indicavano il 2030 come l’anno del picco demografico cinese, studi più recenti lo hanno anticipato di dieci anni.
Carlo Perigli