
Non essere cattivo, il film postumo di Caligari in corsa per gli Oscar
È Non essere cattivo, il film postumo del regista Claudio Caligari, presentato fuori concorso alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia 2015, a rappresentare l’Italia alla corsa degli Oscar per il miglior film straniero.
DAVANTI A NANNI MORETTI - Nove erano i titoli italiani in lizza per la candidatura al premio Oscar, tra cui gli apprezzatissimi Mia Madre di Nanni Moretti, Il Giovane Favoloso di Mario Martone e Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, ma Non essere cattivo è stato il film che maggiormente ha colpito la Commissione di selezione, composta dal Direttore Generale Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali Nicola Borelli, dal regista romano Daniele Luchetti, dal compositore premio Oscar Nicola Piovani, dal distributore Andrea Occhipinti, dalle produttrici Tilde Corsi e Olivia Musini, dallo sceneggiatore Stefano Rulli e dai giornalisti Gianni Canova e Natalia Aspesi.
La scelta della Commissione è stata definita coraggiosa e si è scontrata con i pronostici che davano come favorito il film di Nanni Moretti, apprezzato nelle sale italiane e accolto con incredibile calore al Festival di Cannes 2015, dove il regista è stato invaso da un fragoroso applauso di dieci minuti. Non essere cattivo ha, invece, “scavalcato” la solidità di Mia madre grazie alla disperazione ritmica del film e della narrazione stessa, capace di rappresentare uno spaccato sociale tipicamente italiano e drammaticamente contemporaneo.
IL FILM - Il film racconta la storia di amicizia tra Cesare (Luca Marinelli) e Vittorio (Alessandro Borghi) ambientata tra le periferie degradate di Ostia negli anni Novanta. Martoriati da una quotidianità nefasta e colpevolmente complice, i due si arrabattano e cercano di stare a galla con ogni mezzo, legale e illegale, per poter mantenere famiglie malate e dimenticate dalla società. L’interruzione e il cambio di rotta avviene quando Vittorio incontra Linda, donna bellissima dentro la quale si nasconde la speranza di un futuro migliore, diverso e concreto. L’incontro determina lo scontro con Cesare, da cui è legato da un’amicizia secolare ma separato dalla diversità d’animo che segnerà un conflittuale rincorrersi per cercare di capirsi, per ritrovarsi e poi perdersi nuovamente.
Non essere cattivo di Claudio Caligari racconta animo umano e sociale, ritraendo due figure diverse e amiche posizionate all’interno di un contesto complicato e abbandonato, primo colpevole della cattiveria umana. Il punto forte della pellicola non è il racconto temporale dell’amicizia tra i due, ma la voracità con cui gli Vittorio e Cesare affrontano le difficoltà, feroci, brutali ma in fondo speranzosi e, probabilmente, decisi a “non essere cattivi”.
Alessia Telesca
foto: filmitalia.org; rbcasting.com