
Caso Ligresti – Cancellieri: ‘Non mi faccio intimidire’
Roma – «Non mi faccio intimidire dal metodo Boffo». Toni accessi quelli utilizzati dal ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero, riguardo alle polemiche scaturite dal suo intervento in favore di Giulia Ligresti. Il ministro è al centro delle polemiche per alcune telefonate intercettate lo scorso luglio intercorse con membri della famiglia Ligresti, a cui è legata da una lunga amicizia. La Cancellieri, ha dichiarato di volere restare al suo posto, e voler contrattaccare.
«Se me lo chiedessero lo farei un passo indietro – afferma il ministro Cancellieri – ma dovranno anche spiegare al Paese il perché di ciò. Non consento che si passi sopra il mio onore. Il mio interessamento a una donna anoressica, che rischiava il suicidio – sostiene la Cancellieri – non ha di certo inciso sulla decisione della magistratura, come ha spiegato lo stesso procuratore Caselli».
Il ministro respinge fermamente le accuse di «un quotidiano» affermando che le «attribuisce proprietà mai avute e stipendi mai percepiti» cercando così di alimentare «il sospetto di presunti favori che – secondo il ministro Cancellieri – con esistono. O per gettare fango». La Cancellieri ribadisce inoltre di non aver mai brigato per ottenere posti in vita sua: «Tutto quello che mi hanno chiesto di fare l’ho fatto con spirito di servizio. Se il mio servizio non va bene, non sono certo attaccata alla poltrona».
«Non mi faccio intimidire – ha dichiarato con fermezza il ministro – Personalmente sono una roccia. Il metodo Boffo lo abbiamo ben conosciuto in altri tempi. Bisogna reagire». Riguardo alla telefonata alla compagna di Salvatore Ligresti, Gabriella Fragni, subito dopo gli arresti del patron della Fonsai e dei suoi figli, Cancellieri ha sottolineato che «nell’emotività» non si pesano le parole, «non posso rinunciare ad essere un essere umano».
Alberto Staiz
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