
Carlo Tavecchio. Audio gaffe su ebrei e omosessuali
Roma – Prima fu la volta delle donne che giocano a calcio: «Handicappate». Poi toccò agli extracomunitari: «Mangia banane». Ora è il turno della sede della Lega Nazionale Dilettanti comprata da un «Ebreaccio».
E’ un vulcano di gaffe il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, 72 anni, il quale in giugno ha rilasciato alcune dichiarazioni dal sapore antisemita e omofobico al giornale on-line Soccerlife e che il sito del Corriere della Sera si è sbrigato a divulgare appena avuta l’occasione.
TAVECCHIO IN AUDIO – L’audio è il solito scintillio di esternazioni senza mezze misure: l’Ebreaccio chiamato in causa da Tavecchio è Cesare Anticoli, noto immobiliarista che vendette alla Lega Dilettanti, allora guidata dallo stesso Tavecchio, un piano della palazzina a piazzale Flaminio, Roma.
I due si conoscono e Tavecchio a colloquio con il giornalista Massimiliano Giacomini citato dal Corriere, ha voluto marcare l’opinione che dell’imprenditore si è fatto: ebreaccio, appunto. Poi a seguire: «Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada».
Mica finita. La chiacchierata tra Tavecchio e il giornale on-line continua e cade su un alto dirigente della Federazione. Il presidente Figc non frena la lingua: «Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me, io sono normalissimo».
LA REPLICA DI CARLO TAVECCHIO – L’audio lascia spiazzati e il primo ad esserne rimasto colpito pare lo stesso presidente Carlo Tavecchio il quale ha subito risposto alle domande del Corriere intorno alla vicenda dando la propria versione: «Sono vittima di un ricatto – ha spiegato il numero uno della Figc – Ho incontrato una persona che conoscevo da tempo, alla quale non ho concesso, come invece chiedeva, finanziamenti per la sua attività editoriale e la possibilità di utilizzare la Federazione come veicolo per ottenere contributi europei. Ho ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della Fifa. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune».
Tradotto: secondo il Corriere, Tavecchio lascerebbe intendere che l’audio è un falso manipolato. Nulla più di una montatura dei media. Dall’altra parte, c’è il giornalista autore dello scoop – Giacomini, appunto – con il quale il giornale di via Solferino ha voluto chiarire alcune cose. Per cominicare perché una registrazione dello scorso giugno viene divulgata solo ora? Giacomini ha replicato affermando di non essersi accorto tempestivamente delle dichiarazioni di Tavecchio raccolte durante il colloquio poiché si trattava di un girato molto lungo. Quando le battute sono emerse dalla clip, Giacomini ha voluto divulgarle attraverso un media di caratura nazionale scegliendo il Corriere.
I PRECEDENTI – Sia come sia, l’ex dirigente di banca nonché ex sindaco e attuale presidente Figc Tavecchio non è al primo caso di gaffe. Nel 2014, il presidente fece un confronto netto tra Inghilterra e Italia nel modo di scegliere i giocatori. Disse Tavecchio: là si individuano soggetti sulla base della loro professionalità, in Italia invece «diciamo che Optì Pobà è venuto qua, che prima mangiava banane, adesso gioca titolare nella Lazio». Frase avventata per cui il presidente si giocò quasi la poltrona al Figc.
Indimenticabili anche le osservazioni fatte a Report sulle donne: «Finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio sulla resistenza, sul tempo, sull’espressione atletica. Invece abbiamo riscontrato che sono molto simili». Il concetto, in verità, era lungi dall’essere negativo: secondo Tavecchio molti pregiudizi e luoghi comuni intorno alla figura della donna nello sport e nel calcio stanno cadendo. Tanto che il mondo del pallone sta iniziando a dare un’immagine anche estetica alla ‘calciatrice’ al pari di ciò che accade nell’universo maschile. Magari per creare dei volti, dei marchi, delle nuove icone pop dello sport. Peccato che la scelta delle parole del presidente sia stata infelice.
Ora l’audio di Soccerlife e Il Corriere sta facendo il giro del mondo. Tavecchio è nuovamente nel mirino.
Chantal Cresta