Campovolo: sold out e trionfo di solidarietà

concerto, solidarietà, campovolo, emilia romagna, terremoto, ligabue, litfiba, zucchero, nomadi, elisa, fiorella mannoia, negramaro, claudio baglioni, REGGIO EMILIA – Ha avuto luogo ieri sera il tanto atteso concerto di beneficenza Italia loves Emilia in favore le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna. La location scelta, come si sa, è stata Campovolo, nei pressi di Reggio Emilia, punto di incontro già ben noto al grande pubblico in seguito all’utilizzo che ne ha fatto in due occasioni commemorative, la rockstar Ligabue usufruendo del vastissimo spazio concesso per installare ben quattro palchi consequenziali.

Per quanto riguarda il concerto di ieri sera, però, Campovolo ha offerto uno vero e proprio spettacolo di solidarietà concedendo a ben 150.000 persone di assistere alle performance di molti tra i più noti ed affermati artisti della scena musicale italiana. A salire sul palco per primo, infatti, è stato Zucchero, che ha dunque aperto le danze su fornitura di ben 90 metri di struttura dotata di due stage affini.

Sono state 4 le abbondanti ore di concerto collettivo, che ha visto anche la presenza speciale di Jeff Beck al fianco dello stesso Zucchero. Successivamente, dopo l’esecuzione corale di una struggente Madre dolcissima da parte di “Sugar” Fornaciari, Elisa, lo stesso Beck e Fiorella Mannoia. L’impressione principale, insomma, è stata quella relativa al trovarsi di fronte ad artisti intenzionati a divertirsi davvero esibendosi assieme.

Diversi sono stati i momenti di collaborazione “on stage”, come quello relativo all’esecuzione dell’intensa e storica Io vagabondo di casa Nomadi in partecipazione con Claudio Baglioni. Unico in solitaria, insomma, è stato Tiziano Ferro ma,come in molti sanno, per buone ragioni, la gravidanza di Laura Pausini, dolce attesa che però l’ha costretta a dare forfait.

Non è mancato, ovviamente, un solido tributo alla figura di Lucio Dalla, commemorato da Fiorella Mannoia in coppia con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, intonando e raccontando la storia di quella Anna e Marco tanto cara ai cuori di un intero territorio. Alla volta di Renato Zero, l’artista romano ha dedicato proprio all’Emilia Romagna la sua I migliori anni della nostra vita per ringraziare tutti di «quando facevo facevo base qui per le mie peregrinazioni, io alieno incompreso. Dobbiamo dire all’Emilia e a noi stessi: resisti!».

Una volta salita sul palco, poi, Elisa, la singer di Monfalcone non ha esitato nel chiamare al suo fianco il “padrone di casa” Ligabue, con il quale ha intonato Gli ostacoli del cuore , salvo poi lasciare il palco al momento più scalmanato della serata, ovvero quello collegato al turno dei riuniti Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli che, anche loro in featuring con Ligabue, hanno scosso gli animi con una travolgente Tex. Un ritorno Liga-Giova-Pelù, invece, si è avuto con la riproposizione di Il mio nome è mai più.

Gran finale con una corale collettiva per l’esecuzione di A muso duro di Pierangelo Bertoli, brano mai così attuale per sottolineare l’odierna situazione di una terra che punta, gradualmente, a rialzarsi («affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada, con un piede nel passato, e lo sguardo dritto e aperto nel futuro»). Chiusura delle danze, infine, con le sagge parole di Ligabue: «non abbiamo scelta: dobbiamo per forza pensare che il meglio deve ancora venire».

(Foto: ansa.it)

Stefano Gallone

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