Calabria. Rossano conta i danni: in allarme l’economia

L’alluvione in Calabria mette in ginocchio soprattutto l’economia di Rossano Calabro. Polemiche da Legambiente sulle responsabilità umane del disastro

Il potente nubifragio ha portato con sé automobili e distrutto strade (meteoweb.eu)

Il potente nubifragio ha portato con sé automobili e distrutto strade (meteoweb.eu)

La devastante alluvione di ieri in Calabria che, in seguito ad un potentissimo nubifragio, ha sommerso di acqua e fango le cittadine di Corigliano e Rossano Calabro, ha provocato ingenti danni al territorio distruggendo case, strade e campagne ma anche locali e attività commerciali. Per fortuna non ci sono state vittime, ma l’alluvione che ha colpito la costa jonica cosentina ha provocato gravi perdite in termini di riscontro economico.

ROSSANO IN CRISI – Malgrado non sia ancora partita la precisa conta dei danni, a farne le spese per prima è soprattutto Rossano nel bel mezzo della stagione turistica 2015. Secondo le testimonianze degli abitanti del luogo, molti lidi sono stati letteralmente distrutti provocando, di fatto, la chiusura forzata della stagione estiva locale. A pezzi anche l’agricoltura in seguito alla distruzione di molti ettari di terreno, condizione che incide ancora più gravemente su un disastro economico oltre che geologico.

Rossano e Corigliano sono state somemrse da un'alluvione (meteoweb.eu)

Rossano e Corigliano sono state somemrse da un’alluvione (meteoweb.eu)

ZERO VITTIME – L’unico elemento di valore positivo riguarda l’assenza totale di vittime, giudicata quasi come un miracolo vista la portata e l’entità dell’accaduto. Mettendo nero su bianco qualche numero, si possono contare ben cinquecento sfollati tra turisti e residenti costretti a passare la notte in apposite strutture di accoglienza. Duro ma efficiente è stato il lavoro dei tecnici per il ripristino di servizi essenziali come luce ed acqua.

LA POLEMICA – Non è esente da aspre critiche, però, l’operato umano su ciò che ha provocato l’alluvione in Calabria. Molte sarebbero, infatti, le responsabilità tecniche insite nella deviazione artificiale dei corsi d’acqua che, in sostanza, non hanno potuto sfogare il loro flusso in maniera naturale, finendo per radere al suolo uno dei muri di contenimento poco distante dalla Strada Statale 106 per poi portare l’enorme mistura di acqua, fango e detriti nel bel mezzo del centro abitato.

La tremenda alluvione di ieri in Calabria ha distrutto anche strade e terreni agricoli (centrometeoitaliano.it)

La tremenda alluvione di ieri in Calabria ha distrutto anche strade e terreni agricoli (centrometeoitaliano.it)

Secondo Legambiente, la distruzione dei comuni di Corigliano e Rossano Calabro «dimostra tutta la fragilità di una regione con l’89% dei comuni a forte rischio idrogeologico, dove il consumo e l’impermeabilizzazione del suolo non conoscono freno». Queste le critiche del presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone, che invita la Regione a dichiarare subito lo stato di emergenza e mettere mano al piano di difesa del suolo bloccandone il consumo. «Solo fermando la cementificazione selvaggia, l’aggressione ai fiumi e ai boschi», afferma Falcone, «sarà possibile diminuire i rischi degli effetti climatici estremi, oggi sempre più frequenti».

GLI AIUTI – Al momento i Vigili del Fuoco stanno proseguendo nel loro lavoro anche grazie al supporto di squadre di soccorso provenienti da Avellino, Roma, Latina, Vibo, Catanzaro e Reggio Calabria. La situazione sembra comunque essere migliorata soprattutto in seguito ad un deflusso di acqua che fino a ieri non poteva essere allontanato dalle strade.

Foto: meteoweb.eu / centrometeoitaliano.it

Stefano Gallone

@SteGallone

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