
Brasile 2014, stadi in ritardo
Corsa contro il tempo in Brasile per terminare i lavori negli stadi per i Mondiali del 2014
Il Mondiale Brasile 2014 è uno dei più attesi di sempre, più promettenti in termini di spettacolo ma anche dei più criticati. Dopo l’ondata di proteste che si sono svolte nello scorso giugno in tante città del vastissimo e popolatissimo territorio brasiliano, si sono riaccese nuovamente le polemiche su questa Coppa del Mondo per i ritardi nella costruzione degli stadi.
IL CROLLO DELLO STADIO A SAN PAOLO – La questione posta sotto i riflettori è però sempre la stessa: le infrastrutture. Mentre nello scorso giugno il governo federale veniva accusato dai cittadini dello sfratto di migliaia di famiglie – con lo scopo di far posto a parcheggi e nuovi impianti progettati per i tanti tifosi e turisti previsti - oggi il fatto oggettivo è costituito dalla carenza di adeguate installazioni, soprattutto a livello di stadi. È giusto dell’altra settimana la notizia del crollo di uno stadio a San Paolo, proprio quello che dovrebbe ospitare l’apertura dei Mondiali. Il fatale bilancio è di due operai morti nel cantiere dello stadio Itaquerao, di proprietà del Corinthians. Sono morti schiacciati dalla caduta di una grossa lastra metallica, causata dall’errata manovra di una gru.
E LA FIFA? – Ebbene la Fifa, a pochi giorni dai sorteggi per i gironi, si trova nuovamente a dover affrontare il problema degli stadi, le cui opere risultano in larga parte ancora incompiute. La situazione è disastrosa, nell’Arena Pantanal di Cuiaba manca ancora tutto, a Manaus – in territorio amazzone – ci si mette anche il clima tropicale. Stessa situazione di ritardi nell’Arena di Baixada di Couritiba, tuttavia incompiuta e i cui fondi per la ristrutturazione si stanno esaurendo. In totale solo sei stadi risultano conformi per essere presentati a gennaio (data limite stabilita dalla Fifa). E pensare che proprio il Brasile aveva richiesto ben dodici stadi per estendere il più possibile la manifestazione calcistica in tutto il Paese. Nonostante i palesi errori di valutazione nell’organizzazione dell’evento, il presidente della Fifa, Joseph Blatter, continua a dichiarare la propria fiducia negli organizzatori. Considerati anche i numerosi collaudi del campo richiesti dalla massima organizzazione mondiale del calcio, in Brasile ci si prepara ad una vera corsa contro il tempo. Neymar, Messi, Xavi, Pirlo e tutti gli altri non possono aspettare.
Sandra Alvarez