Borse in calo. Rating a rischio per tutta la Ue: Francia e Germania tremano

economia

ansa.it

Milano – Pare già scemata l’ondata di entusiasmo dei mercati nei confronti della manovra Salva-Italia annunciata domenica dal premier Mario Monti ed accolta positivamente, ieri, all’apertura delle Borse.

Oggi le piazze registrano una frenata soprattutto a causa della decisione di Standard&Poor’s di mettere sotto stretta osservazione 15 nazioni dell’Eurozona per valutare la possibilità di un possibile declassamento. Lo spread ondeggia: 375 punti con il rendimento del decennale italiano che sale a + 6%.

Piazza Affari contine il calo e si muove con tutte le altre Borse europee: il Ftse Mib trattiene le perdite al 0,7% mentre altri titoli quotati sulla pista milanese sono deboli: Fiat (-3%) si allinea all’andamento di tutto il settore auto. Pirelli scende (-2,48%).

In calo anche Fonsai (-2,36%) e il comparto bancario: Intesa Sanpaolo cede l’1,26 % mentre Unicredit va giù di un 1,91 %.

Buono, invece, il titolo Telecom che guadagna uno 0,64 % ma l’avvio di seduta è comunque negativo. Il segno meno si registra su tutta Eurolandia a causa del un giustificato timore per la crisi del debito Ue, anche se poi i listini del Vecchio Continente, in generale, recuperano un rialzo nel corso di seduta.

S&P – Tra le nazioni messe sotto lente d’ingrandimento da Standard & Poor’s per l’analisi del loro creditwatch negative, appaiono i rating di quasi tutta Eurolandia. Germania e Francia in testa. Esse rischiano seriamente la tripla A. Sotto osservazione anche il rating dell’Italia.

Inoltre, fanno sapere da S&P, Eurolandia sperimenterà una ”moderata recessione” nella prima metà del 2012 prevedendo una crescita del Pil dello 0,4% per il prossimo anno.

Compromesso franco-tedesco  - Su tutte le quotazioni di mercato spicca il compromesso franco-tedesco annunciato ieri a Parigi dal presidente Nicolas Sarkozy e dal Cancelliere Angela Merkel. Dunque, la “la risposta” agli interrogativi dell’Agenzia di rating è in un’intesa sulle modifiche al Trattato europeo tra Stati Membri. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé. ‹‹L’accordo europeo – ha detto il ministro ai microfoni di RTL – è la risposta a uno degli interrogativi principali di questa agenzia di rating che parla di insufficienza della governance economica europea. Noi la miglioreremo in modo netto con la disciplina di bilancio››.

Chantal Cresta

Foto || ansa.it

 

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