Berlusconi, Ancelotti e cosa non si dice per un voto in più

Berlusconi

Politicamente parlando Berlusconi è quello che è. Rimarrà nella storia per essere il politico che quando era a Palazzo Chigi controllava sia la Rai che Mediaset, per essere stato condannato per frode fiscale a 4 anni di reclusione (di cui 3 condonati dall’indulto) e per essere stato prescritto nel caso Unipol (rivelazione di segreto d’ufficio), Mills (corruzione in atti giudiziari), Consolidato Fininvest (falso in bilancio), Bilanci Fininvest 1988-1992 (falso in bilancio e appropriazione indebita), All Iberian 1 (finanziamento illecito ai partiti), e nel caso Lentini (falso in bilancio). Ma nonostante l’età avanzata, Berlusconi rimane sempre un grandissimo uomo di market. E in questi giorni ne sta dando l’ennesima conferma.

POLITICA E CALCIO - Domani ci svolgeranno le elezioni regionali in Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Il centrodestra è in grandi difficoltà, basti ricordare che alle elezioni europee dello scorso anno il partito di Berlusconi ha preso appena il 16,81% e da allora c’è stata una nuova scissione, quella con Fitto. E cosa si è inventato Berlusconi stavolta per tentare di fare un miracolo e vincere in qualche regione oltre al Veneto del leghista Zaia? Dice ai tifosi milanisti che il suo Milan sta tentando di prendere uno degli allenatori con il palmares più grande d’Europa e con un gloriosissimo passato in rossonero: Carlo Ancelotti.

Berlusconi

CARLO E IBRAHIMOVIC - Come riporta il sito de La Gazzetta dello Sport, Berlusconi ha detto: «Ancelotti sarà il nostro allenatore con Ibrahimovic». Sembra una battuta della Gialappa’s Band invece è tutto vero. Lo sanno tutti che Ancelotti al Milan non ci tornerà. La sola ipotesi che un allenatore abituato ad avere in rosa gente come Modric, Isco, Illarramendi, Kroos, James Rodríguez, Bale, Benzema e Cristiano Ronaldo possa accettare la squadra di Paletta, Zapata, Montolivo, Muntari e compagnia. Per non parlare del fantomatico arrivo di Ibrahimovic che si commenta da sé. Il rifiuto di Ancelotti, però, arriverà dopo le elezioni. Solo un gran venditore come Berlusconi poteva pensare ad una strategia del genere.

VECCHIA STORIA - Non è la prima volta che Berlusconi cerca di fare campagna acquisti per il suo Milan in periodo di elezioni. Il 31 gennaio 2013 Mario Balotelli firmò il suo contratto con i rossoneri. Sarà un caso, ma meno di un mese dopo si sarebbero svolte le elezioni politiche. Nel gennaio 2009 Kaka sembrava già un giocatore del Manchester City, ma c’erano state da poco le elezioni politiche e sei mesi dopo si sarebbero svolte quelle europee. In Italia si votò per il rinnovo del Parlamento europeo il 6 e il 7 giugno (il Pdl prese il 35,26%) e la notizia del trasferimento di Kaka al Real Madrid arrivò nella notte tra l’8 e il 9 giugno. Chissà se gli elettori premieranno Berlusconi anche questa volta.

Giacomo Cangi

@GiacomoCangi

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