
Beppe Grillo e il tweet omofobo che scatena il PD
Nell’era dei social network 140 caratteri, non scritti ma solo condivisi hanno il potere di far scatenare un putiferio. Accade oggi a Beppe Grillo, portavoce e leader del Movimento 5 stelle, di essere accusato di omofobia per un cinguettio malandrino beccato sul suo profilo twitter. Si sa tutto sarà dimenticato presto nell’era della memoria corta però il PD di questo tweet ne aveva tanto bisogno, viste le ultime magagne del governo Renzi, vedi la polemica sui senatori transfughi.
LA CAUSA DEL TWEET – Oggi il Fatto quotidiano ha ripreso la polemica sull’indennità e pensione che Nichi Vendola, ex governatore Pugliese e leader di Sinistra Ecologia e Libertà si appresta a ricevere alla fine del mandato, fra circa un mese. Si tratta di 5 mila euro lordi di pensione e 198 mila euro annui di indennità di fine mandato a soli 57 anni.
IL COMMENTO DI BEPPE - Beppe grillo, attraverso l’hashtag babyVendola nel quale l’ex leader comunista è vestito da bebé, attacca il politico, scrivendo che “Dopo anni di lotte a favore dei lavoratori passati tra i banchi di Montecitorio e la buvette della Camera, dopo migliaia di chilometri macinati nelle auto blu finalmente il compagno Vendola è giunto alla pensione. Alla veneranda età di 57 anni e dopo ben dieci anni di contributi versati come governatore della Puglia Baby Vendola, si trova ora a dover vivere con soli 5.618 euro lordi al mese. Avrebbe dovuto averli tra tre anni ma fortunatamente grazie a una legge regionale gli è stato possibile cominciare ad incassare subito”. Il paragone va immediantamente ai “lavoratori che hanno votato Baby Vendola per anni gli augurano la migliore vita possibile, in attesa della loro pensione minima a 66 anni o con 42 anni di contributi”. Retwittando o se volete condividendo vari commenti, il leader carismatico dei 5 stelle ha messo in luce un commento di una sua follower riservato a Nichi Vendola non certo onorevole.
L’ATTACCO DEL PD – Ecco quindi la pioggia di critiche su Beppe Grillo. Non poteva mancare il PD ha preso la palla al balzo e ha creato l’hashtag #omofoBeppe. L’ex comico ligure ha cancellato dalla bacheca il commento tanto criticato, ma questo non è bastato a placare le polemiche. Ecco quindi che si aggiunge un elemento alla sterile diatriba politica mentre il Paese affonda in tutti i suoi problemi. Magari questo tweet sposterà l’attenzione verso la presunta omofobia, così da far passare in secondo piano per un po’ i privilegi e le inefficienze della politica, così come i veri problemi che contribuiscono al declino italiano.