
Beppe Grillo, Casa Pound, i rimborsi elettorali e le balle dei “pennivendoli”
Aggiunto da DavideLopez il 13/01/2013.
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Tags: beppe grillo, Casa Pound, elezioni, fascista, liste, livorno, m5s, movimento 5 stelle, simboli, tsunami tour
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Roma – Intervenendo sul proprio blog, il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha voluto chiarire alcuni degli argomenti dibattuti in questi giorni sulle pagine politiche di tutti i quotidiani, definendo “balle” molte delle affermazioni fatte sul suo conto e su quello del movimento.
Il comico e leader politico genovese, ha indetto da oggi sul proprio blog una nuova rubrica dal titolo “Le Balle Quotidiane” contro il M5S. Si tratterebbe di un elenco delle bugie prodotte da coloro che lui chiama “pennivendoli” per screditare il suo operato e quello del movimento politico da lui ideato.
La prima “balla” sarebbe quella dell’indicazione del candidato premier all’interno del simbolo di partito. «E’ obbligatoria – scrive Grillo – deve essere scritta per forza così per legge, ma non ha nulla a che fare con il premierato che in Italia non esiste. Il candidato alla presidenza del Consiglio è scelto liberamente dal Presidente della Repubblica, come è avvenuto per Monti e decine di volte dal dopoguerra».
La seconda questione riguarda l’apertura a Casa Pound. Per Grillo, chi ha scritto di un’apertura al fascismo e a Casa Pound, «è in totale malafede, è un leccaculo del Sistema. Io non ho aperto a nessun partito e non sono fascista né simpatizzante del fascismo. Invece ho detto e ribadisco che il M5S non è un movimento ideologico, ma vuole ottenere la democrazia diretta. E’ un movimento al quale chiunque non sia iscritto a un partito e accetti il suo programma, può iscriversi. E’ ecumenico».
In chiusura si parla poi della “terza balla”, ovvero quella riguardante i rimborsi elettorali ai quali il Movimento 5 Stelle farebbe ricorso esattamente come tutti gli altri partiti. «Il M5S chiede contributi liberi ai cittadini che lo vogliono sostenere. Non ha mai ricevuto contributi pubblici in passato per le elezioni regionali. Non chiederà contributi pubblici per le elezioni politiche (con le attuali proiezioni di voto avrebbe diritto a circa 100 milioni di euro) al contrario di tutti gli altri partiti, sia quelli con la foglia di fico che quelli senza».
Intanto, in attesa della decisione del Viminale sulla questione del simbolo fotocopia depositato in vista delle prossime elezioni, è stata sospesa la tappa di Livorno dello “Tsunami tour” prevista per domani, lunedì 14 gennaio. I simpatizzanti livornesi del Movimento 5 Stelle sperano ora in un recupero della data.
Davide Lopez
@davidelopez1986