
Bentornato Valentino Rossi: il video tributo di Yamaha
Una homepage a tema e un video dal titolo particolarmente eloquente: «Welcome home, Vale!». Così Yamaha, direttamente dal sito Yamaha-racing.com, ha voluto dare ufficialmente il benvenuto a Valentino Rossi che, nonostante la prima tornata di test già disputati tra Valencia e Aragon, è tornato a essere a tutti gli effetti pilota del team interno del colosso giapponese solo con l’inizio del nuovo anno. In attesa della prima in notturna del Qatar, decisiva per capire se la sinergia tra il Dottore e la M1 è ancora quella di un tempo, la casa di Iwata ha dunque deciso di affidarsi alle immagini dei fasti del passato per festeggiare il ritorno a casa del plurititolato di Tavullia.
Tra didascalie e numeri – 4 titoli mondiali, 84 podi e 29 pole position – scorre dunque il filmato che riassume alcune imprese entrate di diritto nella storia del motociclismo: dalla prima epica vittoria a Welkom all’ancora discusso duello con Casey Stoner tra le curve di Laguna Seca. Spazio anche per qualche fotogramma in compagnia di Jorge Lorenzo, che Rossi ritroverà nei panni dello scomodo compagno di box. L’avventura in Ducati ha cambiato gli equilibri tra il pesarese e il campione del mondo in carica, tanto che entrambi si proclamano pronti a gestire la rivalità con maggiore maturità e serenità di quanto fatto in passato: facile tuttavia prevedere che l’attenzione mediatica già in occasione dei prossimi test di Sepang sarà tutta per la coppia e per il divario che ne separerà le prestazioni in pista.
Quel che è certo è che, con due presenze tanto importanti nel box, Yamaha si appresta a vivere un’altra stagione da protagonista. Mentre si festeggia l’anno che verrà, c’è tuttavia qualcuno che sente ancora l’esigenza di togliersi qualche sassolino nella scarpa dopo un 2012 all’insegna di guai meccanici, cadute e infortuni: è il caso di Ben Spies, tornato in questi giorni sui retroscena della decisione che l’ha spinto ad abbandonare il marchio giapponese in favore dell’italiana Ducati.
Lo statunitense ha scelto Cycle World per spiegare come il suo rapporto con parte del management Yamaha sia andato deteriorandosi nel corso di una stagione segnata da così tanti episodi sfortunati da spingerlo persino a prendere in considerazione l’idea di un abbandono della MotoGP: «Guardando indietro, so che ho fatto il 100% in tutte le gare, ma come tutti hanno potuto vedere dagli strani problemi meccanici che abbiamo avuto per tutta la stagione – gomme “blisterate” e distrutte, rottura della sospensione posteriore, frizione “fritta”, freni troppo surriscaldati – qualcos’altro non era al 100%. Non c’è dubbio che nessuno abbia programmato o fatto succedere tutto ciò. Solitamente una di queste cose capita una volta all’anno a un pilota. A noi sono successe tutte in un solo anno, una dopo l’altra».
Molto onestamente Ben ha poi ammesso di aver provato anche un pizzico di frustrazione per i risultati conseguiti, nel frattempo, dal team-mate Lorenzo, al quale riconosce però la capacità di sapere guidare la Yamaha esattamente come la moto richiede: «Se guardi il linguaggio del corpo di Jorge – come sta sulla moto, senza muoversi troppo, il modo in cui entra in curva ed i suoi angoli di piega – puoi vedere che è davvero bravo a tenere la moto bilanciata e le gomme “cariche”. E’ quello che devi fare per andare veloce. Ma è sicuramente molto più facile dirlo che farlo».
Per tutti gli uomini Yamaha, ex eccellenti compresi, è arrivato però il momento di lasciarsi le spalle al passato: è ora di tuffarsi in una nuova avventura.
Il video tributo dedicato a Valentino Rossi:
Mara Guarino