
Basta sensi di colpa per il gelato
Arriva da Varese ed è stato pensato inizialmente per le persone diabetiche e con problemi di peso.
Si chiama gelato a “chilo 0” ed è composto soltanto da frutta e fruttosio senza altri grassi o zuccheri aggiunti. Un’altra peculiarità di questo gelato “dietetico” è che verrà prodotto esclusivamente utilizzando prodotti made in Italy.
I gusti alla frutta sono i più apprezzati: more, mirtilli, lamponi, fragole, mele, kiwi, pere, pesche. Per gli altri gusti verrà utilizzato esclusivamente latte fresco appena munto, nelle stalle del territorio, sottoponendolo ad una sola pastorizzazione per conservarne il più possibile inalterate le proprietà nutritive.
L’idea è di Enrico Bononi, che già da qualche giorno, ha iniziato a produrre il gelato light. Come spiega Fernando Fiori, Presidente della Coldiretti di Varese:
“E’ un buon esempio di collaborazione di filiera. Da una parte ci sono gli agricoltori che mettono a disposizione latte e frutta, dall’altra c’è un artigiano che ha capito in pieno il valore del messaggio della filiera italiana sia per lui che i consumatori.”
Un’altra buona notizia riguarda il fatto che l’utilizzo di prodotti del territorio sta diventando una vera e propria abitudine, sempre più diffusa, soprattutto nelle gelaterie artigianali. In Italia se ne contano 35 mila, con centinaia di gusti a disposizione. Questi prodotti, denominati prodotti a km 0, hanno una serie di vantaggi, non solo un costo più contenuto, grazie all’assenza di intermediari e dei costi ridotti di trasporto e distribuzione, ma anche maggiori garanzie di genuinità.
Nella sola Lombardia sono presenti anche 14 agrigelaterie, tra le province di Varese, Milano, Mantova, Como e Brescia. Nel laboratorio di Enrico Bonomi, inoltre, si potrà gustare non solo il gelato a “chilo 0″, ma anche gelati agricoli fuori dai soliti schemi; i gusti più curiosi e invitanti sono: ai cereali, al vino dolce, alla viola, allo yogurt probiotico, o alla grappa di Angera.
Perché rinunciare al dolce più goloso della stagione estiva, quando lo si può consumare senza sensi di colpa?
Sara Mariani