
Basket mercato: Luca Banchi è il nuovo coach di Milano
Basket mercato: Luca Banchi è il nuovo allenatore dell’Olimpia Emporio Armani Milano. L’annuncio era nell’aria da diversi giorni, ma le parti hanno atteso la naturale scadenza del contratto che legava il coach toscano alla Montepaschi Siena prima di dare l’annuncio ufficiale.
Luca Banchi è nato a Grosseto nel 1965 e proprio nel settore giovanile della squadra della sua città ha iniziato la carriera da allenatore, prima di accumulare altre esperienze sempre in toscana. Il primo salto di qualità lo compie passando a Livorno, prima da coach degli juniores, poi diventando capo allenatore in serie A2. L’esordio in serie A1 arriva nel 1999 sulla panchina della Pallacanestro Trieste, dove resta due stagioni prima di tornare a Livorno per tre anni.
Dopo altre esperienze in Legadue a Trapani e Jesi inizia la sua avventura a Siena: disputa sei stagioni da assistente allenatore di Simone Pianigiani, dove vince ogni anno lo scudetto, a cui vanno aggiunte 4 Coppe Italia e 5 Supercoppe Italiane. La stagione scorsa, dopo il ridimensionamento del budget della Montepaschi, assume la guida della squadra: nonostante la rivoluzione tecnica vince subito il settimo scudetto consecutivo dei biancoverdi e la Coppa Italia.
Sarebbe ingiusto e scorretto lasciarsi fuorviare dal fatto che Luca Banchi, negli ultimi anni, abbia quasi sempre svolto il ruolo di vice allenatore: il basket è uno sport complicato in cui questo ruolo è fondamentale. Dunque può tranquillamente considerarsi un allenatore esperto. Tuttavia certamente non appagato: dopo aver portato la Montepaschi a una stagione inaspettatamente trionfale, di sicuro il coach grossetano vorrà ripetersi altrove, tanto più che a Milano il titolo manca dal lontano 1996. Non solo questo: Banchi è certamente un allenatore dal carattere forte e determinato, oltre che, come si è detto, preparato. Infine, nell’ultima stagione, ha dimostrato di saper costruire una squadra vincente e di essere in grado di creare fiducia, entusiasmo e motivazione.
Restano tuttavia diverse perplessità: anche Sergio Scariolo era indubbiamente esperto e preparato, ma ha clamorosamente fallito. Certamente per responsabilità proprie, soprattutto in sede di scelte di mercato. Ma non solo: la società milanese ha già dimostrato di non avere competenza cestistica, di non essere in grado di costruire progetti vincenti, ma soprattutto di non possedere alcuna capacità di mettersi in gioco né conoscenza della storia del basket milanese.
Ogni scelta, dai tagli dei capitani Rocca e Mordente, fino ad arrivare alla fallimentare campagna acquisti dello scorso anno, passando per la cessione di Aradori e il mancato acquisto di Hackett, si è rivelata priva di criteri e linee guida, ma figlia delle circostanze e dei suggerimenti sbagliati. Basterà un coach, per quanto grintoso, entusiasta e preparato, a rivoluzionare un sistema perdente?
Ma Milano non è attiva solo sul fronte allenatore: ha iniziato infatti a muoversi anche sul mercato giocatori. Per il momento sembrano certe le conferme di Melli, Gentile e Langford, mentre Fotsis si è accasato col Panathinaikos e Hairston pare in uscita. Infine, il nuovo capitano potrebbe essere Giachetti, mentre in regia avanza prepotente il nome di Travis Diener, stella di Sassari in attesa del salto di qualità.
Anche questi primi rumors meritano qualche riflessione: Hairston era una delle migliori ali piccole d’Europa e solo un anno fa rifiutava una ricca offerta del CSKA Mosca. Non solo: ma dallo scorso inverno era stato scelto come capitano. Ora diventa un peso in quanto incompatibile con Langford. Come se non si sapesse già l’estate scorsa. Peccato che quest’ultimo sia stato ceduto senza eccessivi rimpianti dal Maccabi Tel Aviv per approdare a Milano: la sensazione è che sia un talento straordinario, ma senza il carattere necessario per vincere.
Infine lascia parecchi dubbi la gestione di Giachetti e Fotsis: il primo lo scorso anno è stato relegato in panchina da coach Scariolo e fino a qualche giorno fa sembrava in procinto di accordarsi con Venezia, mentre ora si vocifera che possa addirittura assumere i gradi capitano. Onore e applausi a un grande professionista che merita assai più considerazione di quella avuta fino a oggi: ma è il criterio che lascia dubbiosi. Per il secondo il Panathinaikos era già disposto un anno fa a sborsare il buyout necessario per riacquistarlo, ma Milano si oppose con tutte le forze: ora viene buttato via, per giunta gratis, alla medesima squadra come un ferro vecchio.
Se esiste un progetto in tutto questo, al momento è davvero oscuro: basteranno un nuovo allenatore e qualche acquisto da lui richiesto a permettere a Milano di ricominciare a vincere? Lo sapremo fra un anno. Per il momento ai tifosi milanesi non resta che sperare che sia la volta buona.
Daniele Leone
@DanieleLeone
Foto in copertina: www.tuttosport.com