
Programma ‘Europa per i Cittadini 2014-2020′. Intervista a Rita Sassu
Quanto sono distanti i cittadini europei dalle istituzioni che li rappresentano? Sempre meno grazie al programma ‘Europa per i Cittadini 2014-2020‘, bando al centro del seminario introduttivo di progettazione europea organizzato da Tia Formazione. Un appuntamento, il 29 novembre nella sede PAIR, Via Merulana 134Roma, per approfondire la tematica e comprendere tutti gli strumenti in mano del cittadino per la presentazione di un progetto europeo.
Docente del seminario la dott.ssa Rita Sassu che lavora presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo come punto di contatto per il Programma Europa per i Cittadini.
Al di là delle definizioni, quali sono gli obiettivi e finalità del bando Europa per i cittadini nel concreto?
Con lo scopo di avvicinare l’Unione ai cittadini europei, il Programma “Europa per i cittadini 2014-2020” persegue i seguenti obiettivi generali:
- sensibilizzare i cittadini alla conoscenza dell’Unione Europea, della sua storia e della sua diversità nonché ricchezza culturale;
- promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica e democratica a livello europeo.
Quindi, i progetti selezionati nell’ambito del Programma potranno concentrarsi sulla memoria storica, valorizzando i principi fondamentali dell’Unione Europea, quali, ad esempio, la democrazia, il rispetto dei diritti umani, la libertà, la preservazione della pace, la promozione del benessere dei cittadini. Similmente, i progetti dovranno diffondere presso i cittadini la conoscenza del processo decisionale dell’Unione Europea, promuovendo opportunità di impegno sociale, di volontariato, di dialogo interculturale.
Quali sono le criticità che i cittadini incontrano lungo le fasi di elaborazione e presentazione di un progetto?
Molto spesso, uno dei primi ostacoli che i potenziali beneficiari del Programma possono incontrare risiede nella difficoltà di costituire una rete di partenariato ragionata, estesa e in cui ciascuna delle nazioni coinvolte giochi un ruolo rilevante e complementare rispetto a quello rivestito dalle altre. Frequentemente, la proposta progettuale non mostra di aderire adeguatamente agli obiettivi del Programma già ricordati: per elaborare una candidatura di successo, è invece fondamentale che il progetto, sia nel complesso, sia nelle singole azioni in cui si esplica, faccia costante riferimento agli obiettivi generali e specifici, alle priorità stabilite annualmente e consenta di conseguire l’avvicinamento tra Unione Europea e cittadini che è lo scopo primario del Programma stesso. Inoltre, può accadere che non venga prestata la debita attenzione alle metodologie per coinvolgere attivamente i partecipanti al progetto oppure che non sia sufficientemente elaborata un’efficace strategia di comunicazione e diffusione del progetto – elementi che possono avere un impatto negativo in sede di valutazione della domanda di candidatura.
Che risultati tangibili ha conseguito il Programma precedente, 2007-2013?
La precedente generazione del Programma “Europa per i Cittadini”, che ha coperto gli anni dal 2007 al 2013, ha catalizzato l’attenzione dei cittadini europei sulle tematiche di dimensione europea, favorendo direttamente e indirettamente il processo di integrazione europea. Il Programma ha dato l’opportunità a milioni di cittadini europei di incontrarsi, di scambiare idee e punti di vista su temi di interesse comune, di esprimere la loro opinione riguardo a problemi di portata europea, di prendere attivamente parte al processo di integrazione europea, di conoscere tangibilmente l’eterogeneità della cultura europea.
Complessivamente, il Programma è stato in grado di coinvolgere nelle azioni di di gemellaggio circa 25.000 città europee, di creare oltre 350 reti di città riunite attorno a questioni europee, di supportare i progetti di 4.250 organizzazioni della società civile, di attivare oltre 500 enti in iniziative legate alla memoria storica.
In tale contesto, l’Italia è stata una delle nazioni europee che ha partecipato maggiormente al Programma, costituendo altresì uno degli Stati Membri con il più alto tasso di progetti selezionati, rivelando così il forte interesse nazionale per lo sviluppo della cittadinanza europea.
Il bando è lo strumento concreto per sostenere progetti finalizzati alla costruzione di un’Europa più tangibile per i suoi cittadini. Una sfida cruciale visto che spesso viene rimproverato all’Europa di non riuscire ad accorciare le distanze dai cittadini.
Come precedentemente accennato, il Programma si propone in prima istanza di avvicinare l’Unione Europea ai suoi cittadini, rendendola più concreta e tangibile per quest’ultimi.
Per i prossimi sette anni l’Europa ha un programma politico ambizioso, volto ad affrontare importanti questioni su scala europea e globale. Dopo le elezioni europee del maggio 2014, che hanno visto un forte aumento dei partiti euroscettici e un elevato tasso di astensione (l’affluenza alle urne è stata soltanto del 42,54%, anche se ha confermato il livello di partecipazione delle elezioni del 2009), l’Unione Europea deve incrementare gli sforzi per ascoltare la voce dei cittadini, discutere con loro le prospettive future e renderli maggiormente partecipi al processo d’integrazione europea.
In questo contesto, il Programma “Europa per i cittadini” per il periodo 2014-2020 costituisce uno strumento imprescindibile per accorciare la distanza tra cittadini e istituzioni europee e per conferire ai primi un ruolo più incisivo nello sviluppo dell’Unione Europea. I cittadini, attraverso la partecipazione ai progetti e alle iniziative connesse al Programma, avranno modo di esprimere le loro opinioni sulle politiche comunitarie e avranno occasione di riflettere sui modi in cui tali politiche influiscono sulla loro vita quotidiana.
Il corso verrà svolto su 8 ore sabato 29 novembre 2014, alla sede PAIR, Via Merulana 134, Roma.
Per partecipare scrivere a formazioneinternazionale@gmail.com inviare il cv e richiedere l’iscrizione, sarà possibile iscriversi fino ad esaurimento posti disponibili
Valentina Gravina
@valegravi