Austria. Sparatoria ad un concerto: morto il killer
Schießerei in Vorarlberg: “Die Menschen sind in Panik in den Wald geflohen”… https://t.co/94QA3sALeU
— SPIEGEL Panorama (@SPIEGEL_Pano) 22 maggio 2016
Vienna – Almeno 2 morti e 11 feriti il bilancio della sparatoria avvenuta in un’area concerto all’aperto a Nenzing, distretto di Bludenz, 6.500 abitanti nel Vorarlberg, Austria. Secondo quanto riporta lo SpiegelOnline.de, lo sparatore sarebbe un giovane uomo di 27 anni il quale dopo la strage ha rivolto l’arma contro se stesso.
L’EVENTO – Le prime ricostruzioni sono piuttosto precise. Secondo Spiegel.de, il giovane aveva preso parte all’evento in musica organizzato da The Lord, un’associazione motor club per motociclisti. Il club, molto attivo nel territorio, promuove annualmente lo spettacolo che prevede, oltre alla musica dal vivo, anche barbecue e la possibilità per il pubblico di soggiornare in tenda.
L’evento svoltosi tra sabato e domenica si è così concluso in tragedia. Spiega il sindaco Florian Kasseroler: intorno alle 3 del mattino, pare che l’uomo abbia avuto un alterco forse con la ragazza che era con lui al raduno. Dopo il litigio, il giovane sarebbe andato a prendere l’arma che aveva in auto, forse una semi automatica e avrebbe iniziato a sparare a caso.
Le fonti raccontano che gli astanti, circa 150 persone, svegliate nella notte dai colpi, inizialmente avevano pensato a dei fuochi d’artificio confuse dal sonno, dalle ombre della notte e dalla poca luce nel luogo dell’evento profusa da qualche falò e alcune lanterne. Poi è scoppiato il caos.
Continua il sindaco Kasseroler: quando le persone hanno realizzato ciò che stava accadendo, «sono fuggite in preda al panico nella foresta». Una dozzina, tuttavia, è caduta sotto i 30 o 40 colpi che il 27enne ha sparato a casaccio colpendo nel mucchio. La ragazza, al contrario, ne è uscita illesa.
In seguito, il giovane sarebbe tornato alla sua auto e si sarebbe tolto la vita. La polizia precisa che il corso degli eventi è ancora da chiarire, soprattutto va capito con certezza se l’arma usata dall’assassino era detenuta illegalmente o meno.
Chantal Cresta
foto || si24.it
