
Atlas Obscura: guida alle meraviglie e alle stravaganze del mondo
Atlas Obscura: il sito web, oggi anche atlante cartaceo, dedicato ai luoghi più interessanti, singolari e stravaganti del pianeta
«In un’epoca in cui tutto sembra esser stato già esplorato e non c’è nulla di nuovo da scoprire, vogliamo celebrare un nuovo modo di guardare il mondo»: questa la filosofia di Joshua Foer e Dylan Thuras e Ella Morton, fondatori nel 2009 di Atlas Obscura. Ideata e realizzata inizialmente come una brochure virtuale di luoghi ignoti, atipici, spesso stravaganti, il sito web è divenuto nel corso del tempo una vera e propria guida per i più incalliti esploratori del globo.
ATLAS OBSCURA SI TRASFERISCE SU CARTA – Atlasobscura.com possiede, ora, il più ricco e dettagliato archivio dedicato non solo ai più suggestivi angoli del pianeta, ma anche ai suoi eventi storici, alle sue festività popolari, alle sue infinite curiosità e misteri. Oggi, quella sterminata raccolta si è trasformata in ricco atlante cartaceo scritto dai suoi stessi creatori. Il consenso del pubblico e della critica statunitense è stato decisamente positivo, tanto da conquistare il primo posto nella classifica dei bestseller del New York Times. Anche nelle librerie italiane è possibile trovare Atlas Obscura. Guida alle meraviglie del mondo, edito da Mondadori.
ALCUNI DEI GIOIELLI DI ATLAS OBSCURA – Antiche rovine, cripte sotterranee, vecchi bunker antiatomici, bizzarre strutture create dall’uomo, maestose installazioni di origine naturale, alcune facilmente visitabili, altre inaccessibili al pubblico. Queste e tante altre bellezze contiene Atlas Obscura. Alcuni, tra i luoghi più singolari, sono: Il giardino dei veleni, ad Alnwick, in Inghilterra. È un singolare orto botanico contenente un centinaio di piante altamente velenose, creato dalla duchessa di Northumberland, nel 2005, ed ispirato ai giardini dei Medici del XVI secolo. Poi ancora, L’ospedale per falchi, ad Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. Qui, i rapaci vengono curati ed accuditi sia per un trapianto di piume che per una semplice pedicure. La natura, invece, offre ad esempio il Great Blue Hole, in Belize, Stato dell’America Centrale istmica. Vicino al centro dell’atollo di Lighthouse Reef è possibile ammirare un gigantesco cerchio blu scuro circondato da un anello celeste creato dal collasso di un sistema di caverne sottomarine. Anche l’Italia ha in serbo tanti posti remoti, abbandonati, ricchi di storia o semplicemente d’incanto. Ma il cavallo di battaglia del Belpaese resta comunque il macabro. La nostra penisola nasconde, infatti, un numero davvero impressionante di catacombe e ossari, come la Chiesa dei Morti di Urbania, dove una serie di mummie fa la guardia all’altare, o le Catacombe dei Cappuccini di Palermo, popolate da ben ottomila cadaveri di monaci.
Antonietta Mente
@AntoMente